giovedì 20 ottobre 2011

SULLA FINANZA GLOBALE

Schema  relazione Beppe De Santis,
Ottobre 2011

SOTTO IL TALLONE DEL CAPITALISMO FINANZIARIO GLOBALE

Lo scenario nel quale ci troviamo cacciati è quello di una sorta di guerra mondiale,
non dichiarata,
sotto mentite spoglie,
sfuggente
e insieme violenta, distruttiva.

UNA GUERRA FINANZIARIA GLOBALE
Una GUERRA FINANZIARIA GLOBALE, economico-finanziaria, che è anche guerra politico-finanziaria,guerra politica tout court ,guerra sociale ,e,  guerra CULTURALE E MASS-MEDIALE.

Una delle funzioni preliminari di questo Congresso è aggiornare e calibrare il Progetto, il Programma e la Strategia del PSUD rispetto allo scenario globale , qui e ora;
rispetto al conflitto globale in corso;
rispetto alla guerra politico-finanziaria in corso.
Provo a evocare qualche dato e fornire qualche coordinata.
Seguitemi attentamente, per cortesia.

LA CRISI DEL 2008 E’ UNA CRISI SISTEMICA DEL CAPITALISMO FINANZIARIO

La nuova crisi globale è esplosa violentemente nel 2008.
Da allora, non si è più fermata.
In questa tremenda estate del 2011, è riesplosa clamorosamente in Europa,
nella forma di attacco dei mercati finanziari ai debiti pubblici europei
e soprattutto dei paesi europei mediterranei:
Portogallo, Italia, Irlanda,Grecia e Spagna: i PIIGS, I PORCI,secondo gli anglosassoni.

LA RESA DEI CONTI DI TRENTANNI DI GLOBALIZZAZIONE SELVAGGIA

Siamo alla resa dei conti di trent’anni di GLOBALIZZAZIONE SREGOLATA.
Di un  ciclo di FINANZIARIZZAZIONE  estrema dell’economia.
Di dominio assoluto della FINANZA GLOBALE  sul mondo.
Ma, siamo anche alla resa dei conti  della fase successiva alla rottura delle regole economico-finanziarie mondiali vigenti nel secondo dopoguerra,
regole rotte nel  1971-73 , da Nixon,
con la non convertibilità del dollaro in oro e la crisi energetica.
Fu questo il passaggio che dette la stura definitiva al dominio odierno ed all’egemonia della finanza globale.
Siamo alla resa dei conti degli stessi limiti delle regole,
quelle dette di Bretton Woods del 1944, che regolarono l’economia e la politica, dal 1945 al 1975,
in modo abbastanza soddisfacente.
Fu il trentennio del welfare state  e della quasi piena occupazione,il trentennio d’oro socialdemocratico.
Infine , siamo alla resa dei conti dell’intera vicenda di quella forma peculiare di capitalismo, che è il capitalismo finanziario,
iniziata con la fondazione della Banca d’Inghilterra nel 1694.
E’ da quel punto che ha inizio la sovrapposizione, la confusione, oggi diventata devastante.
La confusione tra due realtà e concetti diversi:
mercato e capitalismo,
economia di mercato e capitalismo,
economia di mercato e capitalismo finanziario,
oggi detto anche supercapitalismo o turbo-capitalismo.
Insomma, cosa è accaduto?
E’ accaduto che una peculiare forma di capitalismo, il CAPITALISMO FINANZIARIO,
ha preso il sopravvento su tutto il resto:
-sulla Economia reale;
-sul Mercato e sull’Economia di Mercato;
-sugli Stati, sulla forma Stato di diritto;
-sulla Politica,
-sulla Democrazia;
-sui Popoli,
-sulle Persone;
-sul Mondo.

LA FINANZA GLOBALE DOMINA IL MONDO

SIAMO nell’epoca,NEL MONDO DEL DOMINIO ASSOLUTO DEL CAPITALISMO FINANZIARIO GLOBALE, DELLA FINANZA GLOBALE.
Il punto è che LA FINANZA GLOBALE DOMINA IL MONDO
L’oligarchia finanziaria globale domina, ed egemonizza , il mondo.
I MERCATI FINANZIARI GLOBALI dominano il mondo.

COSA SONO I MERCATI FINANZIARI GLOBALI

Che cosa sono i mercati finanziari, chi sono gli attori dei mercati finanziari?
-sono le grandi banche globali, soprattutto le BANCHE D’AFFARI,
dalla famigerata Lehman Brothers ( fallita nel crollo del 2008) alla Deutsche Bank;
-i Fondi di investimento, chiusi o aperti,e i Fondi pensione globali;
-le grandi società di ASSICURAZIONE;
-I  GRANDI MERCATI AZIONARI E DEI TITOLI, innanzitutto Wall Street e la City di Londra;
-alcune centinaia di società finanziarie globali, completamente sregolate e incontrollate.
Rappresentano l’1 o 2% dell’umanità che detiene oltre il 40% della ricchezza, dagli USA  all’intero mondo.
Una pazzia.

I PROTAGONISTI  di questa economia del casinò e dell’azzardo non sono le aziende dell’economia reale, le famiglie reali, le persone reali.

DERIVATI, TITOLI TOSSICI, LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI

I protagonisti sono i Titoli,  di debito;I TITOLI DERIVATI;i titoli virtuali;i titoli tossici; i titoli spazzatura; economia immaginaria;LA LIQUIDITA’;la LAS VEGAS UNIVERSALE.
Citiamo il famoso caso dei mutui americani per le case, detti sub-prime, cioè di scarso valore.
I mercati finanziari USA hanno letteralmente regalato milioni di mutui, per acquisto casa,a mutuatari poveri e non solvibili, non in grado di pagare i mutui.
Mutui consistenti, in alcuni casi,quasi al 100% del valore dell’immobile.
A tassi, all’inizio ,relativamente bassi, seppure variabili, tanto il tasso di interesse generale risultava, allora, basso e gestibile. Si poteva rischiare.
Le banche intanto acquisivano soldi liquidi dai mutuatari, liquidità. Immediatamente immessa nel mercato.
Dopodichè,  le stesse banche ,che hanno dato il mutuo, hanno diviso i mutui rischiosi in pacchetti di titoli, che hanno rivenduto ad altri soggetti del mercato finanziario, incassando altra liquidità. Anch’essa immessa nel mercato.
Gli acquirenti dei titoli derivati ,dai mutui insolvibili, a loro volta, hanno rivenduto tali titoli derivati nel mercato, acquisendo liquidità, anch’essa reimmessa nel mercato.
E , cos’ via.
La folle catena di Sant’Antonio.
Il supermiracolo universale dei pani e dei pesci.
Per qualche tempo, il gioco ha retto.
Anzi l’incremento del valore delle case, acquisite in mutuo, ha dato l’impressione ai poveri mutuatari di essere ricchi.
Ancora, con la garanzie della casa supervalutata, hanno realizzato altri debiti,
per l’acquisto di auto,anche di lusso,
o per fornirsi di miracolistiche carte di credito.
Debito produce debito.
Finta ricchezza produce finta ricchezza.

IL SISTEMA DEL BOOM E DELLA CRISI

Qualche tempo dopo,alcune centinaia di miglia di mutuatari hanno cominciato a non pagare più le rate del mutuo.
E’ scattato il primo allarme.
Il valore degli immobili mutuati hanno cominciato a perdere valore, il valore supergonfiato prima.
E’ scattato il secondo allarme.
Una parte degli speculatori hanno cominciato a vendere o svendere una parte dei titoli derivati dai mutui.
Al terzo allarme, è partita la rincorsa a svendere.
Il castello di carte delle case “regalate” è crollato in pochi mesi.
Milioni di americani sono rimasti senza casa.
Centinaia di migliaia in roulotte.
I titolo sono crollati, riducendo a valore zero, miliardi di dollari di finta ricchezza.
Infine, il contagio, a cerchi concentrici, si è espanso in tutto il mercato finanziario mondiale,e,
poi, nella stessa economia reale.
Nell’infernale autunno 2008.
Risultato finale:
-milioni di famiglie senza casa;
-il valore delle case crollato in tutto l’Occidente e altrove;
-milioni di singoli titolari di titoli spazzatura,i risparmiatori onesti che avevano investiti i loro averi,gli utili idioti,deprivati completamente da una ricchezza significativa;
-centinaia di banche e enti finanziari crollati;
-centinaia di migliaia di lavoratori bancari e finanziari licenziati in tronco;
-migliaia di miliardi di dollari andati in fumo;
-restringimento o blocco dei credito alle imprese sane dell’economia reale e crisi industriale a catena;
-crollo dell’occupazione industriale e terziaria;
-riduzione radicale dei redditi destinati al consumo e riduzione netta dei consumi globali;
-ulteriore restringimento della base produttiva globale.
Il circolo infernale è fatto.
LA CRISI GLOBALE E’ ESPLOSA.
La crisi più dura della storia contemporanea, per ora , non molto dissimile da quella del 1929.
UNA CRISI CHE HA GIA’ AVUTO IL COSTO DI UNA GUERRA MONDIALE.

LA CRISI,NON COME ECCEZIONE, MA COME REGOLA

Ma, la tragedia è ben più grave.
Questo tipo di crisi del capitalismo finanziario, negli ultimi trent’anni,
non sono più una eccezione.
Una malattia fisiologica e  gestibile,che interviene ogni tanto.
Queste crisi sono diventate una regola, LA REGOLA,
permanete , strutturale, sistemica.
Per capirlo, basta rammentare l’intera catena di crisi, che si è abbattuta , nell’ultimo  quarto di secolo,su varie parti del mondo e diversi settori
E LEGGERE VALUTARE INSIEME IL COMPLESSO DI QUESTE CRISI.
COME UNA UNICA GRANDE CRISI.

LE 10 CRISI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO

Elenco le crisi più grandi e note:
-crisi del Sud-Est asiatico del 1997-98;
-crisi del Brasile;
-crisi del Messico;
-crisi della Russia;
-crisi del Giappone;
-crisi dell’Argentina del 2001 e di altri paesi piccoli del Sudamerica;
-crisi della e-economy , l’economia di Internet,agli inizi del 2000:
-crisi di Dubai;
- ripetute crisi di Wall Street e delle altre piazze finanziarie centrali , a partire dal 1987;
-crisi verticale dell’Islanda ,2 anni fa;
-crisi globale del 2008, a partire dall’epicentro USA, cuore del capitalismo finanziario;
-avvio della crisi di una parte dell’Europa, i paesi  del mediterraneo del Nord, i PIIGS, noi, a partire dalla Grecia.


I 5 MOVIMENTI DELL’IMBROGLIO GLOBALE

Sono crisi che hanno la stessa natura, la stessa struttura, la stessa parabola (lancio dei prodotti finanziari, crescita della bolla, crollo della bolla), gli stessi protagonisti, gli stessi disastri (povertà, distruzione dell’economia reale), gli stessi carnefici (l’oligarchia finanziaria globale), le stesse vittime ( il Popolo), le stesse impunità, gli stessi vincenti e gli stessi perdenti.
L’oligarchia finanziaria globale ripete continuamente lo stesso schema di rapina:
1°movimento. Seduce il mondo, con attese mirabolanti di arricchimento,convincendo e costringendo all’INDEBITAMENTO gli Stati, i privati e le imprese. Il miraggio ( l’inganno): “tutti ci guadagnano”. Eguale primo guadagno per l’oligarchia.
2° movimento. La  enorme liquidità monetaria monta una illusione di massa , con il meccanismo diabolico dei derivati ( la famosa  bolla): ad esempio, la panna montata delle belle case a tutti, con i mutui sub-prime. Secondo guadagno per l’oligarchia.
3° movimento. Si delinea la crisi. Gli squali dell’oligarchia cominciano a ritirarsi dalla palude, che gli stessi hanno suscitato. I protagonisti di secondo piano del gioco,meno informati, meno rapidi, più deboli, perfino utili idioti cominciano ad annaspare e pagare. L’oligarchia ci lascia meno penne possibile e ,in parte , continua a guadagnarci.
4° movimento. Esplode la crisi. E i perdenti perdono. L’oligarchia viene ri-finanziata dagli Stati, cioè dai Popoli .Con il pretesto virtuoso del rischio del crollo dell’intero sistema. E’ quanto è successo dal 2008 in poi e sta succedendo sotto i nostri occhi. L’oligarchia riceve gratis altra ricchezza dai cittadini contribuenti, mediante gli stati. Un oligarca su diecimila va in galera o paga. Tipo il mitico Madoff.
5° movimento. Gli Stati per rifinanziare i mercati  finanziari si indebitano. Ricevono credito dagli stessi mercati finanziari, che stanno rifinanziando gratuitamente. Accumulano enormi debiti pubblici. L’indomani , i mercati finanziari attaccano i debiti pubblici degli Stati, in quanto potenzialmente insolvibili,non in grado di ripagare il debito pubblico.
Si ritirano dai titoli pubblici,vendono una parte dei titoli, minacciano di non comprare più, pretendono l’aumento degli interessi, pena il fallimento degli Stati ( vedi caso Grecia).
Ed è quello che sta succedendo nella torbida estate del 2011.
Infine, il gioco ricomincia daccapo.
L’OLIGARCHIA FINANZIARIA COMANDA SULLA POLITICA

E la Politica, gli Stati, la Democrazia?
Nell’ultimo trentennio, passo dopo passo, l’oligarchia finanziaria globale ha svuotato e sottomesso gli Stati, la Politica , la Democrazia.
Ecco, il punto.
L’OLIGARCHIA FINANZIARIA COMANDA sugli Stati, sulla Politica, sulla Democrazia.
Ad esempio, il Congresso americano ( il Parlamento) è completamente succube all’oligarchia finanziaria.
Succube culturalmente, succube finanziariamente, succube politicamente.
Le campagne elettorali sono diventate via via più costose.
La finanza paga e si compra la politica. Di destra , di centro, di sinistra.
L’exploit del dominio della finanza è avvenuta negli anni novanta, nelle due piazze madri del capitalismo finanziario, gli Usa e l’Inghilterra.
I presidenti erano i progressisti, liberal di sinistra e anche pseudo-laburisti, Bill Clinton e Tony Blair.

LA FINANZA GLOBALE EGEMONIZZA LA CULTURA, L’IMMAGINARIO COLLETTIVO E I MASS-MEDIA
E la libertà d’informazione? E  la stampa cane da guardia dei cittadini disarmati,contro i padroni, contro il potere? E la rete web libera e libertaria? E la libertà di ricerca e insegnamento delle università e delle scuole?

NELLE FAUCI DI MURDOCK

I grandi mass-media tradizionali, i grandi network globali sono tutti in mano alla grande finanza mondiale.
A partire dall’impero di  Rupert Murdock,
come il recentissimo,inquietante, obbrobrioso, scandalo inglese ha definitivamente appalesato.
Il succo: i partiti e i premier inglesi , conservatori o laburisti,sono in mano al pescecane Murdock.
Il padrone di Sky e del “Wall Street Journal”,il giornale finanziario egemone nel mondo e di centinaia di altre testate.
L’ANGOSCIANTE SITUAZIONE ITALIANA VI E’ NOTA.

ECONOMISTI, SCIENZIATI, UNIVERSITA’ IN MANO ALLA FINANZA GLOBALE

Le grandi università, i grandi centri di ricerca, le fondazioni miliardarie globali, a partire da quelle americane ed inglesi, sono tutte in mano , o profondamente condizionate o egemonizzate dalla oligarchia finanziaria globale.
Soprattutto quelle che si occupano di economia e finanza.
Hanno dato perfino il premio Nobel di economia, a fior di farabutti , diventati ultramiliardari,che hanno offerto la legittimazione scientifica e ideologica al dominio della finanza globale sul mondo.

GLI SPAZI DI LIBERTA’ CONTESI DEL WEB E DEI SOCIAL NETWORK

Per fortuna che c’è la rete Web.
E recentemente i social network.
Rappresentano un vero spazio di libertà.
Almeno finora.
Ma attenzione, i vertici delle maggiori società del web sono anch’essi parte – e leaders-della finanza globale ,o lo stanno diventando velocemente.
E di questi giorni la notizia che i padroni di Google, Youtube  e Face Book si orientano, negli USA, ad appoggiare conservatori e ultraconservatori nella già aperta campagna elettorale per le presidenziali, quindi a favore dei sostenitori e servi ultrà della supercasta finanziaria globale.

LA NUOVA MAPPA GEO-ECONOMICA MONDIALE
A livello macroeconomico globale, negli anni si è delineata e si va consolidando una nuova mappa geo-economica del mondo.
Che è anche una nuova possibile mappa geopolitica e geomilitare.
Anche, per fortuna, in reazione al dominio rapinoso della finanza globale.
Facciamo degli esempi.

IL SUD EST ASIATICO
Dopo l’autentico massacro del 1997-98, il Sud Est asiatico ha abbandonato  LE RICETTE  e gli schemi dominanti ed egemonici della finanza globale e ha trovato una sua via autonoma  e propulsiva di sviluppo.
Stiamo parlando di paesi enormi e popolosi, e oggi relativamente benestanti, come l’Indonesia, la Thailandia e la Corea del Sud.
La Malesia , che già in quegli anni , si rifiutò di adottare le regole e il dominio della finanza globale,
non solo non ha subito quella crisi tremenda, ma ha perseguito una sua via originale e sostenibile di progresso.


L’ARGENTINA e altri paesi sudamericani
L’Argentina,dopo lo storico disastro, a cavallo degli anni novanta e duemila, dovuto al dominio della finanza globale sul Paese,
ha adottato una strategia economico e politica opposta ai dettami della finanza globale.
L’argentina si è risollevata e ha ripreso un sua marcia autonoma e dignitosa di modernizzazione e sviluppo civile.
Lo stesso percorso autonomo argentino è stato assunto da altri paesi piccoli e medi del Sud-America, a partire dal Venezuela.

IL NUOVO BRASILE
Il Brasile dopo aver subito le angherie del colonialismo nei secoli passati, del neocolonialismo del 900 americano,del neodominio della finanza locale negli anni ottanta e novanta,
ha rifiutato anch’esso le ricette e il comando della finanza globale
e ha intrapreso un percorso di progresso sbalorditivo, per certi versi.

IL DRAGONE CINESE e i paesi BRICS
Come è noto, la Cina è la nuova locomotiva mondiale dello sviluppo dell’economia reale.
In poco meno di ventenni è già oggi la seconda potenza economica mondiale
E gran parte delle previsioni la vedono come la prossima economia mondiale dominante.
Ebbene, la ricetta di sviluppo cinese è quasi l’esatto opposto della ricetta della finanza globale.
Anche l’India, con più difficoltà e incertezze , ha perseguito una via autonoma di progresso.
Così, il Sudafrica di Mandela.
Perfino , la Russia e il Messico si sono liberati dalle catene più pesanti della finanza globale.
Brasile (B),Russia (R),India (I), Cina ( C), Sudafrica (S): sono i nuovi  protagonisti dell’economia mondiale, I BRICS, EX SECONDO E TERZO MONDO.
In un altro scacchiere geopolitica e geoeconomico,sta emergendo il ruolo della Turchia ,quale attore leader regionale della ex Asia minore, della viciniore area caucasica e del medio Oriente, di eccezionale rilevanza.

I PAESI DELLA FINANZA ISLAMICA
Un nuovo protagonista dell’economia mondiale è la FINANZA ISLAMICA.
Una finanza che esclude tra i suoi principi e strumenti sia l’usura che il tasso di interesse.
Che partecipa ai processi economici , con una presenza diretta ( partecipazioni) nella economia reale, nelle aziende.
La finanza islamica è una finanza ricca di risorse , derivate dall’economia petrolifera, innanzitutto.
Sta registrando nell’ultimo decennio un vero e proprio exploit.
Riguarda prevalentemente paesi islamici,a partire dalla Malesia all’Indonesia, ad altri paesi della Asia meridionale, del sud est asiatico e del golfo.

LO STRABILIANTE CASO RECENTE DELL’ISLANDA
L’Islanda nell’ultimo ventennio è stata una base centrale della finanza globale.
Ne ha attuato maniacalmente tutte le ricette.
Ha registrato una superbolla di economia finanziaria.
Sembrava , fino a tre-quattro anni fa ricchissima.
Dopodichè, la catastrofe. Il crollo finanziario, il crollo economico, il crollo sociale, il crollo politico e istituzionale di un intero Stato, seppure piccolo.
Lacrime e sangue.
A questo punto i padroni e soloni della finanza globale hanno tentato di imporre a l’Islanda la solita ricetta : “altre lacrime , altro sangue”. Taglio del welfare state, tagli all’occupazione,altro indebitamento pubblico,privatizzazioni e liberalizzazioni selvaggio.
L’Islanda sembrava conquistata.
Invece, il popolo islandese, in massa, si è ribellato. Ha respinto la conquista militare della nazione da parte della finanza globale, ne ha respinto le ricette suicide e masochistiche, ha cacciato a bastonate la classe politica e finanziaria al comando, ha scelto lucidamente e coraggiosamente il default dello Stato ( una esplicita bancarotta, decisa democraticamente e in quanto tale governata),ha ripulito il paese dalla peste finanziaria,ha eletto nuovi rappresentanti e governanti, ha rimesso il sesto il paese, ha avviato la nazione ad una crescita e progresso sostenibili e condivisi.

GLI USA VIVONO CON I PRESTITI CINESI

Come vedete, la mappa geo-economica mondiale è cambiata e sta cambiando radicalmente.
Gli Usa stanno perdendo il loro primato economico.
L’Europa è in crisi profonda. Soprattutto l’Europa mediterranea.
Il Giappone arranca, all’interno di una sorta di recessione permanete , che dura da molti anni.
In particolare, gli USA, ancora per un po’,tendono a difendere la loro supremazia con le armi,con il signoreggio del dollaro nel ruolo di moneta mondiale sempre più eroso delegittimato e indebolito, coni i giganteschi debiti contratti con la Cina e altri Paesi.
Il paradosso mondiale è che i prestiti cinesi consentono ancora agli USA di vivere e consumare al di sopra delle proprie possibilità.
NON DURERA’ ALL’INFINITO. NON PUO’ DURARE.

LA NUOVA MAPPA GEOPOLITICA E GEOSTRATEGICA MONDIALE. Il declino del predominio americano.

La nuova era di dominio del capitalismo finanziario globale si è imposta soprattutto dopo il 1989, dopo il crollo del Muro di Berlino, dopo il crollo dell’assetto bipolare del mondo, dopo la sconfitta di uno dei modelli alternativi di governo dell’economia e della società.
Il capitalismo si è sentito storicamente vincente e senza freni.
Il capitalismo ,nella forma del supercapitalismo finanziario,Ha scorrettamente assorbito,sussulto, dentro di sé, la realtà e il concetto di mercato e di economia di mercato, che ,invece, vanno tenuti  rigorosamente distinti dal capitalismo,e dal capitalismo finanziario, in specie.
A loro volta gli USA, specie dopo il trauma delle Torri gemelle del 2001,hanno ritenuto definitivamente superato l’equilibrio post seconda guerra mondiale,L’EQUILIBRIO MULTILATERALE; superate le funzioni equilibranti dell’ONU,superato il ruolo prevalentemente difensivo della NATO, meno rilevante – o anche irrilevante-il ruolo dell’Europa.
IL PASSAGGIO E’ STATO DAL BIPOLARISMO DOMINANTE ACCOMPAGNATO DAL FLUIDO MULTIPOLARISMO GLOBALE, AL L’UNIPOLARISMO.
Dall’impero soft ( il famoso soft power americano), mix di dominio e egemonia, somma dei tre primati interdipendenti economico ( l’economia di mercato), culturale e politico ( il liberalismo, la libertà ,lo Stato di diritto) e militare ( assoluta predominanza militare globale degli USA), gli USA sono passati ad una concezione e pratica neoimperialista hard, direttamente militare.
Ecco il senso dell’ottennio di Busch  junior  e del neoconservatorismo e neo-nazionalismo d’assalto USA, negli anni 2000.
La parola alle armi , dunque.
L’altra faccia del supercapitalismo finanziario.
“Esportare la democrazia , con le armi”.
La concezione e l’uso strumentali della cosiddetta “guerra” all’islamismo terroristico e ad “Al Quaeda”, la famigerata guerra asimmetrica.
L’avventura e l’avventurismo delle guerre in Iraq e in Afghanistan.
E la cocente sconfitta militare, politica e morale degli USA in Iraq e in Afghanistan , e altrove,e la delegittimazione generale nel mondo alla fine degli anni 2000.

I PERDENTI, GLI ESCLUSI, GLI INGABBIATI

L’Occidente è in declino, ma regge.
Paesi ex secondo e terzo mondo crescono e diventano medie potenze economiche, ma anche , in progress, potenze politiche e militari, a partire dai BRICS.
Parti enormi dell’Africa , soprattutto sahariana e sub-sahariana,dell’Asia centrale e meridionale,aree della stessa America Latina, parti dei Balcani, della Russia orientale siberiana assumono il ruolo dei perdenti e degli esclusi globali.

MONDO ARABO E MEDIO ORIENTE

Poi, c’è la realtà specifica del mondo arabo ( Maghreb e Mashreq, del Medio Oriente in generale e del Golfo persico.
Una realtà articolata e differenziatissima al proprio interno:
Marocco, Algeria, Tunisia, Libia,Egitto,Siria,Libano, Arabia saudita, Emirati arabi,Israele e Palestina,Turchia, Iran,e così via.
Un punto centrale che ci preme evidenziare è questo: una parte rilevanti di questi paesi è stata gestita , per decenni, da DITTATURE FEROCI e regressive, strutturalmente alleate agli USA , all’Occidente e via via, negli anni, insediati e dominati dal capitalismo finanziario globale, soprattutto a partire dagli anni novanta.
E’ questo il caso, soprattutto di Egitto, Tunisia, Libia, Siria,Arabia saudita e altri paesi.
Il capitalismo finanziario globale ha riservato a questi popoli lo stesso trattamento riservato all’Argentina o ai Paesi dell’Asia meridionale, mandati alla rovina, a cavallo degli anni novanta e duemila.
A parte la totale illibertà,negli ultimi anni,sono aumentate le disuguaglianze sociali, sono saltate le tutele sociali di base,milioni di giovani arabi hanno visto la strada sbarrata ad ogni dignità, futuro, speranza.

IL NUOVO CICLO DI RIVOLTE SOCIALI, DEMOCRATICHE E RIVOLUZIONARIE NEL MONDO DEL 2011, A PARTIRE DAL MONDO ARABO
Sono esplose, perciò, le rivolte generalizzate e le rivoluzioni  del 2011.
 Che hanno cambiato ,per sempre, il volto del mondo arabo e del medio Oriente, al di là delle sorprese che la cronaca quotidiana ci potrà riservare.
Perché non di effimero si tratta, ma di un processo storico, che si sta srotolando sotto i nostri occhi.
Si tratta di movimenti di Popolo.
Un movimento profondissimo di tipo interclassista, plurigenere e plurigenerazionale.
Di lavoratori, di giovani, di disoccupati, di donne, di intellettuali, di piccoli imprenditori, di contadini, di professionisti.
Ripeto, un movimento di Popolo.
Il motore sono  i giovani.
Anche mediamente acculturati e secolarizzati.
Il Popolo si riprende la Piazza e la Politica.
Determinante, come è noto, il ruolo della rete Web, dei Social network, dei telefonini.
Gli obiettivi: la libertà,la dignità, il lavoro, il reddito, la speranza , il futuro.
Anche una TITANICA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA.
Gli avversari sono le dittature locali, l’alleanza tra queste dittature e le oligarchie dominanti dell’Occidente,il capitalismo finanziario, l’oligarchia finanziaria globale.

UNA SVOLTA EPOCALE: IL CONTAGIO DELLE RIVOLTE E DELLE RIVOLUZIONI ARABE INVADE L’EUROPA E L’OCCIDENTE,E ALTRE PARTI DEL MONDO.

Dai primi mesi del 2011, ecco il punto,
si è innescato un processo mai visto, nuovo, inedito, sconvolgente.
Una svolta epocale.
Piazza Tahir, al Cairo, diventa propulsore democratico mondiale.
I giovani  l’esplosivo biologico.
A partire da Mohamed Buazizi, la torcia umana della Tunisia, la scintilla di tutto , il 17 dicembre 2010, 27 anni.
Le rivolte e le rivoluzioni sviluppatesi, e ancora in corso, il Tunisia, In Egitto, In Libia, in Siria e altrove HANNO CONTAGIATO IL MONDO:

-il movimento degli INDIGNATOS in Spagna,a partire dal “movimento 15 maggio” , alla Puerta del Sol ( 2011);
-il movimento delle tende in piazza ,in Israele, a partire dal “movimento 14 luglio”( 2011),iniziato come movimento contro il caro-affitti e il carovita, promotrice iniziale Daphni Leef, 25 anni, regista;
-la rivolta e le guerriglie dai quartieri popolari a quelli bene di Londra, diventata la capitale più diseguale del mondo;
-il movimento polare di massa in INDIA contro la corruzione politica e amministrativa, coagulatosi attorno ad Hanna Hazare;
-il movimento universitario cileno, divenuto, in poche settimane, movimento di Popolo, animatrice Camila Vallejo Bowling, 23 anni;
-le prime manifestazioni in piazza contro il capitalismo finanziario addirittura negli USA ,a Wall Street,a prova che anche del denunce appassionate di Michael Moore ( “Capitalism:a love story”), finora apparentemente isolate, cominciano a penetrare nel popolo americano;
- ho parlato già della rivoluzione in Islanda;
- pezzi vastissimi del popolo greco sono in lotta da oltre due anni, per essere stati imbrogliati e massacrati dai loro governati, dalla finanza e dall’Europa;
e cos’ via.
E’ UNA RIVOLTA GLOBALE CONTRO LE DEGENERAZIONI DEL DOMINIO DELLA FINANZA GLOBALE, CHE HA SEQUESTRATO , SOTTOMESSO  E SVUOTATO GLI STATI NAZIONALI E LA DEMOCRAZIA.
Rivolta contro le oligarchie politiche, le caste e le cricche al potere.
E’ una proto-rivoluzione, una possibile , vera rivoluzione.
Ecco il punto,
LE RIVOLTE ARABE SONNO VERE E DI POPOLO,
SONO PARTITE PRIMA,
FUNGONO DA CATALIZZATORE ALLE RIVOLTE IN OCCIDENTE E ALTROVE,
SOPRATTUTTO FUNGONO DA STIMOLO AI MOVIMENTI NEI PAESI DELLA SPONDA NORD DEL MEDITERRANEO.



INSOMMA, LE RIVOLTE DELA SPONDA SUD DEL MEDITERRANEO E LE RIVOLTE DELLA SPONDA NORD SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.
Con la novita’ che sono i giovani della sponda sud che insegnano il che fare a quelli della sponda nord.

“CHE FARE” NELL’EPOCA DEL DOMINIO DELLA FINANZA GLOBALE ?

LE QUATTRO DIRETTRICI GLOBALI DEL NEOMERIDIONALISMO

CULTURA
-1-Innanzitutto, capire le mutazioni e la natura del conflitto,e attrezzare una visione alternativa, un progetto all’altezza della sfida, soggetti all’altezza della sfida. Il Novecento è finito, da tempo. La cultura politica va rinnovata radicalmente.

ECONOMIA e Stato sociale
-2-In secondo luogo, contenere, combattere e battere il dominio della finanza globale.
Ridurre drasticamente gli spazi di liberalizzazione finanziaria selvaggia imposti in questo trentennio.
Ricostruire i sistemi di controllo internazionali e nazionali.
Ricostruire la distinzione tra banche d’affari e banche commerciali.
Tassare , in modo implacabile rigoroso,le transazioni finanziarie.
Vietare l’uso di prodotti finanziari derivati e tossici.

Ridare fiato e centralità all’economia reale, ri-territorializzare l’economia, a partire dall’universo delle piccole e medie imprese.
Ripristinare una sana economia di mercato.
Ricostruire le reti di protezione  sociale ad ogni livello e dimensione:lo Stato sociale del XXI secolo. Dai bambini. Agli anziani, agli esclusi, ai contadini. Senza le degenerazioni clientelari e assistenziali precedenti.
Senza patti sociali seri, la democrazia degenera e salta.

POLITICA E STATO DEMOCRATICO DI DIRITTO
-3-Interzo luogo, combattere frontalmente e sconfiggere l’oligarchia politica al servizio della finanza globale. Le  caste e le cricche. Mandarle a casa al più presto. Come hanno fatto in Islanda.
Ricostruire, dalle fondamenta, le svuotate ed esauste democrazie occidentali.
Costruire nuove comunità politiche e PARTITI DEGNI DI QUESTO NOME.
Ripristinare la SOVRANITA’ INTERNA ( legalità costituzionale e ordinaria, lotta spietata contro la criminalità organizzata) e la SOVRANITA’ INTERNAZIONALE DEGLI STATI-NAZIONE,  a partire dall’Italia, la quale Repubblica ha ceduto sia la sovranità interna  che quella esterna.

GOVERNANCE GLOBALE E GRANDE MEDITERRANEO
-4-In quarto luogo, contribuire, il più possibile, alla buona governance  sovranazionale e globale.
Per noi, la grande questione, è la costruzione di una vera politica del GRANDE MEDITERRANEO, in alleanza con i fratelli arabi in lotta.
Che lottano, oggi, anche per noi.


Questo è il livello del conflitto.












BIBLIOGRAFIA MINIMA SELEZIONATA E AGGIORNATA
-Joseph Stiglitz, “Bancarotta”, Einaudi, 2010;
-idem, “La globalizzazione che funziona”, Einaudi, 2006;
-idem, “In un mondo imperfetto”, Donzelli,2001;
-idem, “La globalizzazione e i suoi oppositori”, Einaudi,2002;
-idem, “I ruggenti anni novanta”, Einaudi, 2003;
-Robert B. Reich, “Supercapitalismo”, Fazi Editore, 2008;
-Loretta Napoleoni, “La morsa”, chiarelettere,2009;
-Joshua Cooper Ramo, “Il secolo imprevedibile”, ellint,2009;
-Enrico Letta e Lucio Caracciolo, “l’Europa è finita?”, add editore,2010;
-Lucio Caracciolo, “America vs America”, Laterza,2011;
-Limes, “Il grande tsunami”,1/2011;
-Limes, “ La guerra di Libia”,2011;
-Limes, “(Contro) rivoluzioni in corso”, 3/2011;
-Ulrich Beck, “Che cos’è la globalizzazione”, Carocci,1997;
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-Danilo Zolo, “Globalizzazione”, Laterza,2004;
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-Limes, “L’Italia dopo l’Italia”, 2/2011;
-Franco Rizzi, “Mediterraneo in rivolta”, castelvecchi, 2011;
-AA.VV., “L’Africa mediterranea”, Donzelli, 2011;
-Tahar Ben Jelloun, “La rivoluzione dei gelsomini”, Bompiani, 2011;
-Paul Krugman, “Il ritorno dell’economia della depressione e la crisi del 2008”, Garzanti, 2009;
-Massimo Amato e Luca Fantacci, “Fine della finanza”, Donzelli,2009;
-Loretta Napoleoni, “Economia canaglia”, Saggiatore, 2008;
-Parag Khanna, “I tre imperi”, Fazi Editore,2008;
-Amartya Sen, “Globalizzazione e libertà”, Mondadori, 2002;
-A cura di Mario Deaglio, “La ripresa , il coraggio, la paura”, Guerini & Associati, 2010.



















SCHEDE sul “FINANZCAPITALISMO”
di Beppe De Santis

Ottobre 2011


RENDIMENTI PRETESI DAL FINANZCAPITALISMO ( FC)

*Investitori Istituzionali ( fondi pensione, fondi comuni)

-negli investimenti per le imprese: 15%

*Fondi per la compravendita delle imprese ( Private Equità Founds)
: 20%

*Le grandi Banche chiedono agli Investitori Istituzionali, per offrire prestiti per l’acquisto di Titoli delle Corporation alimentari: 25%

*I fondi gestori dei grandi patrimoni privati: 30%

Vi è un divario radicale tra questi rendimenti altissimi pretesi e la dinamica dell’economia reale: tassi di  sviluppo, produttività, tassi di creazione di valore reale.

Si tratta di una estrazione di valore,di un prelievo, di carattere rapinoso, a danno dell’economia reale.


*LE TRE GRANDI COMPONENTI DEL FC


I-Sistema bancocentrico

-banche conglomerate globali,con centinaia di società aggregate
( bank holdings companies)


II- Finanza ombra

-con Titoli Derivati
-fuori Bilancio
-tramite centinaia di Società Veicolo incontrollabili


III- Investitori Istituzionali ( Fondi Pensione, Fondi Comuni, Fondi Speculativi/Hedge Funds/Fondi di Copertura)

-Nei bilanci ufficiali,gestiscono oltre 60 trilioni di dollari ( 2009),
più del PIL mondiale ( 2009)


*Gli impegni e le spese degli Stati per rifinanziare le istituzioni finanziarie ( banche, enti assicurativi, altri enti),
soltanto nel triennio 2007-2009,
dopo la crisi del 2007:

12/15 trilioni.


Nel 2010/2011,
gli stessi enti salvati dagli Stati
attaccano gli Stati stessi ,
per eccesso/insostenibilità di Debito pubblico.
Debito pubblico che è aumentato
Per salvare gli enti finanziari.

E’ un folle circolo vizioso.


*Il Capitalismo Industriale funzionava secondo il seguente schema:

-Il Denaro (D1)
finanzia la produzione di Merci (M),
le quali merci producono altro denaro (D2).

La formula è: D1=M=D2.


Il capitalismo finanziario globale  funziona secondo il seguente schema:

-il Denaro ( D1) produce direttamente Denaro (D2).

La formula è D1=D2.

Il meccanismo distorto è quello dell’
ECCESSO DELLA LEVA FINANZIARIA.

La leva finanziaria è il rapporto tra denaro vero detenuto dalle banche ( quanto hai in deposito) e possibilità di prestito e investimento ( quanto puoi prestare e investire).

Questa possibilità non può essere infinita.

Per norma,
la leva USA dovrebbe essere 1 a 10.

Se detieni 10 dollari, ne puoi attivare 100, al massimo.

La leva UE dovrebbe essere 1 a 8.

Invece, gli enti finanziari utilizzano una leva finanziaria assolutamente superiore e incontrollabile.

RICCHEZZA REALE E DENARO IN GIRO PER IL MONDO

*Il Denaro in giro per il mondo,

quello che risulta nei bilanci,
poi, c’è la Finanza Ombra,

risulta 4 volte e  mezzo
la ricchezza annuale del mondo,
il PIL mondiale.

Il Pil mondiale ( 2009) è 60 trilioni.

Il denaro ufficiale in giro è 240 trilioni.


Per 1 dollaro di beni e servizi reali ( ricchezza reale)
circolano 4 dollari.

E’ questo il segreto della bolla d finanziaria permanente.

Del denaro virtuale, della ricchezza finta,dell’economia finanziaria
che domina l’economia reale
( imprese, famigli, servizi pubblici).

Chi gestisce questo denaro DOMINA IL MONDO.


RICCHEZZA MONDIALE, PIL MONDIALE E BISOGNI DELL’UMANITA’,
DI 7 MILIARDI DI PERSONE

I 60 trilioni di PIL annuale mondiale,
potrebbero bastare a soddisfare i bisogni fondamentali dell’umanità.


Se ben usati e ben distribuiti.

Le disuguaglianze e ingiustizie globali sono intollerabili.

*Vi è 1,5 miliardi (MLD) di persone dei Paesi sviluppati con una vita decente;

*5,5 MLD con vita indecente, a vari stadi, tra cui:

-1,4 MLD di poveri, con 1 dollaro al giorno di reddito;

-1,3 MLD , con 2 dollari.


E’ PEGGIORATA LA DISTRIBUZIONE GLOBALE DEL REDDITO


*Sul piano mondiale,
 dal 1990 al 2007 (18 anni),
l’occupazione mondiale complessiva è aumentata del 30%,
anche in relazione all’incremento demografico mondiale.


Ma, la quota dei SALARI,
sul reddito complessivo,
è diminuito del 13%.

Sono questi i numeri
Sui 73 Stati di cui abbiamo dati precisi.

-Con meno 10 punti nell’Asia del Pacifico;

-e 9 punti in meno nelle bonomie non avanzate.




L’EXPLOIT DELLE BARACCAPOLI NEL MONDO


Vi è stato, negli anni, l’incremento e l’exploit delle baraccopoli,
in particolare,

nelle metropoli mondiali da 15/20 milioni di abitanti.


Nel 2005,
oltre 1 MLD di persone,
su 7 MLD di abitanti del pianeta,
vivono nelle baraccopoli.


2,5 MLD vivono senza servizi igienico-sanitarie di base.


1 MLD vive soltanto con 5 litri di ACQUA non potabile al giorno.
Nella UE,si consumano 300 litri di acqua potabile, procapite, al giorno.


Aumentano gli AFFAMATI assoluti.
Erano 840 milioni, nel 2006.
Sono 1 MLD, nel 2010.

Vi è un aumento gigantesco della FLESSIBILITA’  e della precarizzazione del lavoro.

Un gigantesco crollo dell’occupazione, dal 2007.



CONSUMISMO, SPRECO,INSOSTENIBILITA’

L’umanità , le persone trasformate in consumatori passivi,
eterni adolescenti.

Cfr. Barber, “Consumati”, Einaudi, 2010.


Troppe merci e pochi consumatori.

CANNIBALIZZAZIONE GLOBALE , TRA LE IMPRESE.

Esempio, il comparto auto.

Spreco intollerabile.


Induzione folle al consumo.


Nel 2009:550 mld di pubblicità.


La civiltà del Finanzcapitalismo è insostenibile
socialmente,
ecologicamente,
politicamente.


QUATTRO SPIEGAZIONI DELLA GRANDE CRISI DEL 2007-2008

1-Troppi mutui facili per la casa, in USA;


2-il peso insostenibile della Finanza ombra;


3-Regolazione dei  mercati finanziari: regolazione  mancata , carente, inattuata;


4-si tratta di una CRISI SISTEMICA,non un incidente di percorso.


Una quinta spiegazione consiste  nell’eccesso e nell’insostenibilità delle DISEGUAGLIANZE GLOBALI.

Debtonation/DEBITO-DETONAZIONE.


I-LA SPIEGAZIONE DEI MUTUI FACILI NEGLI USA



1997: l’INDEBITAMENTO delle famiglie USA è eguale al 66,1% del PIL USA.

PIL USA:13 trilioni nel 2007.


2007:l’indebitamento delle famiglie USA è eguale al 99,9% del PIL USA di 13 trilioni.


Soltanto il debito ipotecario assomma a 11,1 trilioni.



Dopo l’exploit della bolla delle case ( exploit di mutui e del valore delle case),
nei primi anni 2000,

tra il 2000 e il 2006 il prezzo delle case aumentò del 120%,

già nel 2006,i mutui Usa insolvibili raggiungevano un valore di 600 ML di dollari,

cioè, 1/5  ( 25%) dei mutui delle case.



Agli inizi del 2007, la banca centrale USA, la FED,
per contenere la bolla speculativa,
dopo averla promossa e alimentata,
AUMENTA I TASSI DI INTERESSE DEL DENARO.


Ciò comportò l’aumento della rata del mutuo del 100%.

Mutui prima “regalati” a tassi bassi , ma variabili.


A parte la tempesta di ipoteche e di milioni di americani senza casa,

in poco più di un anno,
tra il 2008 e 2009,

la crisi dei mutui USA ha PROCURATO UNA DISTRUZIONE DI VALORE NEL MONDO
DI OLTRE 25 TRILIONI= 25.000 miliardi di dollari di perdite.

Quasi la metà del PIL mondiale del 2007.


A questa distruzione di valori monetari e di ricchezza reale,
va aggiunta la gigantesca spesa degli Stati
destinata a salvare le istituzioni finanziarie,

in primis, banche e assicurazioni,

per una somma, agli inizi del l 2011, di 12/14/15 trilioni di risorse statali pubbliche.


Ed è un calcolo prudenziale,assolutamente per difetto.



COMPONENTI DELLO SVILUPPO PATOLOGICO DEL FINANZCAPITALISMO

1-IL VALORE DEGLI ATTIVI FINANZIARI MONDIALI

( azioni, obbligazioni, attivi delle banche)


Dal 1980 al 2007 ( 27 anni),
il valore degli attivi finanziari
E’ AUMENTATO DI 9 VOLTE.


Da 27 trilioni ( del 1980)
a 241 trilioni
( in moneta costante).

4,4  volte il PIL del mondo del 2007.


Frattanto,
il PIL mondiale
è soltanto raddoppiato,
da 27 a 54 trilioni.

Il divario è enorme e insostenibile.


2-L’EXPLOIT PATOLOGICO DEI TITOLI “DERIVATI”,non trattati in Borsa

A parte i derivati trattati in Borsa,

vi è stato l’exploit dei Derivati NON TRATTAI IN BORSA.

Si tratta dei derivati trattati
DIRETTANMENTE TRA GLI OPERATORI PRIVATI.
“Trattati al banco”, detti “OTC”.


In 10 anni,
l’ammontare di questi “derivati ombra”
è aumentato di 7,5 volte.

Da 92 a 682 trilioni.

12,6 volte il PIL mondiale del 2007.


3-GLI ATTIVI DELLE BANCHE , IN BILANCIO E SOPRATTUTTO FUORI BILANCIO


Soltanto in 15 anni, dal 1992 al 2007,

-gli attivi, in bilancio, delle banche commerciali USA sono cresciuti
del 200%;

-i capitali fuori bilancio SONO AUMENTATI DEL 1.518%.



Nel 2007,
le voci fuori bilancio
sono aumentate di 16 volte
rispetto agli attivi in bilancio:

-165 trilioni contro 10,4 trilioni.


Nel 1992,
vi erano 10,2 fuori bilancio
rispetto a 3,5 trilioni in bilancio.


Attenzione ,
questi dati non comprendono i valori finanziari gestiti dalle SIV
e dagli altri veicoli della FINANZA OMBRA.
Le cifre sono da capogiro,
fino all’inafferabilità.

In termini di LEVA FINANZIARIA,
IL RAPPORTO E’ 185 A 1.
Disponendo di un  1 MLD di denaro reale, mobilitano 185 MLD di risorse virtuali, di denaro inventato.


4-I 4 DIFETTI STRUTTURALI DELLA NUOVA “ ARCHITETTURA FINANZIARIA” MONDIALE ( NAF)


4-1. I FONDAMENTI TEORICI della NAF sono scadenti e non fondati,
a partire dalla teoria per cui i mercati finanziari sono in grado di allocare le risorse, in modo assolutamente efficiente, per forza naturale.


4-2.I modelli dei GESTIONE DEL RISCHIO , anziché contenere ,ridurre e spalmare il rischio,in realtà, lo diffondono, lo espandono e lo concentrano in forma esplosiva, in modo destabilizzante.


4-3. Si è determinata una fragilità strutturale e assoluta del sistema finanziario,innanzitutto per l’INCONTROLLABILITA’  della massa finanziaria mondiale, perfino per la sua inconoscibilità.


4.4. I canali di contagio delle crisi sono INCONTROLLABILI.



5-I PRODOTTI FINANZIARI “ COMPLESSI”, “STRUTTURATI” E “SINTETICI” sono prodotti incontrollabili e in conoscibili


-Vi è ignoranza su tali prodotti da parte degli stessi dirigenti bancari e finanziari:


-sono prodotti inverificabili, nel loro valore, intanto per la loro grandezza quantitativa;


-i modelli matematici di sostegno sono incontrollabili;


-i RATING  delle Agenzie di rating tutt’altro che indipendenti ( le pagelle di valore), tipo tripla A, sono attribuiti con facilità, arbitrio e in conflitto d’interesse.


6. COMPENSI FOLLI PER DIRIGENTI E OPERATORI DEL SISTEMA FINANZIARIO, a partire dalle banche d’investimento
( stipendi, bonus, opzioni)


-il 50% dei ricavi dei soggetti finanziari va ai compensi di dirigenti e operatori;


-nel 2007,in certi casi,il 100% dei ricavi è andato ai compensi;


-si tratta di SPECULAZIONE PURA;


-SI TRATTA DELLE MEGABANCHE D’INVESTIMENTO RESPONSABILI DELLA GRANDE CRISI DEL 2007-2008.


-Nel 2008,
le 5 più grandi banche mondiali d’investimento, tutte degli USA,
sono crollate e sparite:

-Bear Stearn,
-Lehman Brothers,
-Merryll Linch,
-Goldman Sachs fusa con Morgan Stanley,

Insomma,
IL SITEMA BANCARIO ORDINARIO E’ TUTTUNO CON IL SISTEMA FINANZIARIO OMBRA.


I PRODOTTI DELLA FINANZA OMBRA


1-I “DERIVATI” ordinari tradizionali, che sono –ERANO!contratti DI COMPRAVENDITA, anticipati rispetto ad una certa scadenza temporale;


2-Le Obbligazioni fondate su un DEBITO ( CDO).

I CDO sono fondati su una massa di titoli, su un canestro si titoli sottostanti incontrollabili,
dal valore medio di 1-2 MLD di dollari.


3-Le certificazione per proteggere/assicurare un Debito ( CDS).


Insomma,
questi Titoli Derivati si sono trasformati,
negli ultimi 30 anni,
da strumenti di ASSICURAZIONE
a strumenti di pura SPECULAZIONE.


Nel 2008,
i Derivati OTC ( quelli scambiati direttamente tra gli operatori, senza alcun controllo)
hanno raggiunto un valore nominale di 683 trilioni,
cioè, 683.000 miliardi di dollari.


Questi derivati “ scambiati al banco”, cioè all’ombra,
sono posseduti da
Banche, Investitori istituzionali,e, Pubbliche amministrazioni.

E’ un circolo vizioso, infernale.


*Ad esempio,
nel 2008,
le banche USA,
con attivi in bilancio di oltre 1 MLD di dollari,

hanno registrato attivi,
fuori bilancio,
con i derivati ombra,
del 2000%
rispetto ai loro attivi ufficiali in bilancio.
20 volte di più.
Cioè, 240 trilioni di Derivati ombra.


TORNIAMO SPECIFICAMENTE SUI CERTIFICATI DI PROTEZIONE DEL CREDITO ( CDS)

*Nel giugno 2008,
i soggetti finanziari USA
detengono CDS
per un valore di 17 trilioni .


Nel mondo,
circolano CDS,
ricordiamo strumenti presunti di ASSICURAZIONE contro il rischio di insolvenza,
per un valore di 57 trilioni,
cioè,
quanto l’intero PIL mondiale.


Tutto questo è folle
 perché
è come spendere 20.000 euro,
per assicurare un auto
che vale 20.000 euro.


Da giugno 2007 a giugno 2008,in un solo anno,
i CDS, nel mondo,aumentano di valore del 300%.
Una grandezza insondabile.

UNA FINANZIARIZZAZIONE TOTALITARIA DEL MONDO

Questo è il risultato di un trentennio di exploit e di dominio della finanza globale , e della finanza ombra.


Il meccanismo creditizio è passato dal
Sistema “origina e conserva”
 ( il rischio credito)
al Sistema “origina e distribuisci” il rischi credito.

Soprattutto, con il fuori bilancio,
con le SIV,
le società veicolo,
figlie in ombra del sistema bancario ufficiale.


L’antica regola BANCARIA della LEVA FINANZIARIA modesta, chiara, controllabile, veritiera

( quella del rapporto 1 a 10 tra depositi di riserva e risorse da prestare e investire)

è saltata completamente.

Tutto è andato fuori controllo.
Tutto è crollato, nel 2008.
L’intero SISTEMA.


6 PROCESSI DELLA FINANZIARIZZAZIONE GLOBALE


1-L’affermazione e l’assolutizzazione del principio – e della pratica- della MASSIMIZZAZIONE del valore delle azioni per l’azionista.


2-La finaziarizzazione delle imprese dell’economia reale, che diventano anch’esse prevalentemente soggetti finanziari, non interessate principalmente alla dimensione produttiva reale.

3-La prevalenza , e poi il dominio quantitativo e qualitativo dei capitali gestiti dagli INVESTITORI ISTITUZIONALI:

-da pochi trilioni gestiti nel 1980,
a 63/74 trilioni gestiti nel 2007
( rispetto al PIL mondiale di 54 trilioni nel 2007).

Gli Investitori istituzionali , nel 2007,
sono proprietari del 50% delle azioni di tutte le imprese  quotate in Borsa.


4-Privatizzazione generalizzata e selvaggia dei SERVIZI PUBBLICI,che passano sotto il dominio del financapitalismo.


5-Scatenamento della luttuosa e cannibalistica concorrenza del LAVORO, in tutto il mondo.


6-Gigantesca REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO dal basso in alto, in tutto il mondo.



L’ESEMPIO USA DI REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO DAL BASSO VERSO L’ALTO


Dal 1973 al 2005,
il 90% della popolazione ha avuto un reddito medio annuo che da 31.000 dollari è sceso a meno 30.000.

Ma, l’1%  al vertice della piramide reddituale ( 3 milioni di persone)
ha visto incrementare il proprio reddito
da 375.000 dollari annui a 1.200.000.
E’ aumentato di tre volte.


Nel 2007,
la quota del l reddito del 10% più in alto della popolazione
è passato dal 33% al 50%.

Il restante 90% è caduto dal 67% al 50%.


I nuovi ricchissimi appartengono ad una nuova classe capitalistica transnazionale,
che assomma  a circa 10 milioni di persone sul totale di 7 MLD,e, formata da 8 tipologie di soggetti:

-politici,
-dirigenti di organizzazioni internazionali,
-intellettuali,
-accademici,
-editori,
-giornalisti,
-professionisti di successo,
-alti funzionari di Stato.


ALTRI SQUILIBRI STRUTTURALI DEL FINANZCAPITALISMO


L’esempio USA:
¼ del PIL mondiale.

1-Gli USA registrano il più alto debito pubblico/privato del mondo.

Nel 2000, il debito USA è di 13,5 trilioni,
cioè,il 90% del PIL Usa,
che raggiunge 15 trilioni di dollari.

Negli anni settanta,
il debito si attestava al 30% del PIL.


2-Nel 2007,
il debito  USA nei confronti dell’estero,
nel comparto commerciale,
era di 11 trilioni.
Al contrario,
i Paesi BRIC ( Brasile,Russia, India, Cina)
registrano un gigantesco SURPLUS COMMERCIALE ESTERNO.


Questo insieme di squilibri strutturali del finanzcapitalismo sta ad indicare che bisogna uscire subito da questa devastante
TOSSICODIPENDENZA
DA MERCATI FINANZIARI.

Dopo il lungo ciclo di crisi ,
dagli anni ottanta in poi,
del 1987, del 1997, del 2000, del 2001, del 2007-2011,
altre e più devastanti crisi si avvicinano.

ALCUNI COSTI DELLA CRISI DEL 2007-2008


Nel primo trimestre del 2009,
l’insieme delle istituzioni finanziarie
hanno subito una cancellazione dai bilanci
di 4,4 trilioni di attivi:

-2,7 USA;
-1,2 Europa;
-0,5 Giappone e altri.


A loro volta, gli Stati hanno dovuto fornire alle banche 9 trilioni
( primo trimestre 2009).


Secondo il calcolo del FMI ( Fondo Monetario Internazionale),
saranno necessari complessivamente 25 trilioni
per rifinanziare le banche e altri soggetti finanziari.



MODELLI TEORICI E CULTURALI DEL FINANZCAPITALISMO


Il modello epistemologico sottostante ai teoremi del finanzcapitalismo è il MODELLO DELLA NATURA,
quello delle scienze naturali,
il mercato che si autoregola,
come il sistema naturale.


MODELLI TEORICI DEL MERCATO

1-Il mercato si autoregola.

2-Il rapporto tra Rischio e Prezzo del rischio è naturalistico e autodeterminato:

ad ogni livello di rischio, c’è sempre qualcuno disposto a pagare il prezzo che lo copre.


CRITICHE AI PRESUPPOSTI DEI MODELLI TEORICI DEL FINANZCAPITALISMO


1-L’economia non è un sistema fisico chiuso, in equilibrio.

L’economia è un sistema aperto,
non in equilibrio.

2-Nell’economia conta la COMPLESSITA’, che la connota.

3-Nell’economia conta l’ETEROGENEITA’:attori differenti, capacità di informazione disomogenea.


Nel fianazcapitalismo,
non è il modello analitico ad interpretare la realtà economica;

ma, è il modello che CREA LA REALTA’.


I COSTI UMANI DELLA CRISI GLOBALE DEL 2007-2008


Lo 0,15 % della popolazione mondiale
infligge costi insopportabili al 98,85% della restante popolazione.


Secondo i calcoli del FMI,
alla data di agosto 2008,

i valori distrutti dalla crisi del 2007-2008
ammontavano a 12-15 trilioni.

Cioè,
1/5 del PIL mondiale del 2008.


Altri calcoli prevedono un ammontare di valori distrutti,
al 2011,
pari a 25-30 trilioni.


La distruzione generale di attivi di imprese, famiglie e Stati,
distruzione indotta dalla crisi,
sui temi medi
va da circa 28-30 trilioni
a 100 trilioni,

cioè, 1,8 volte il PIL del mondo.

Tale distruzione di ricchezza avviene mediante:

1-la caduta del valore delle AZIONI
(nel 2009,-25% dl valore);

2-l’azzeramento del valore dei “titoli tossici”;

3-le perdite registrate  dai Fondi pensione e dai Fondi comuni;

4-la caduta di valore degli impianti industriali.


LA CATASTROFE DEI MUTUI AMERICANI

Nel 2008,
2,3 milioni di famiglie USA hanno perso la casa.


Nel primo semestre 2009,
vi sono stati 1,9 milioni di sequestri di case.


Alla fine del 2009,in totale,
6 milioni di famiglie americane hanno perso la casa.

6 milioni di famiglie,
con 25 milioni di componenti,
in strada.


I calcoli sul 2010,
registrano come insolventi il 50% dei sottoscrittori di mutui.

Ciò significa altri 4,5 milioni di famiglie che hanno perso la casa.

40-45 milioni di cittadini americani buttati fuori di casa.

Su un totale di 310 milioni di cittadini USA:
tra 1/6 e 1/7 dell’intera popolazione.
1 americano su 7 buttato fuori di casa.


INCREMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE E PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO


A fine 2009,nel mondo,
si calcolano 50 milioni di disoccupati in più,dovuti alla grande crisi del 2007-2008.

E ,nel 2010,200 milioni di lavoratori ricacciati nella POVERTA’.


Nel 2010:

-Usa: 25  milioni di occupati in meno;

-Cina: 23 milioni di occupati in meno;

-Ue:da 23 milioni di occupati a 30 milioni in meno.



3 effetti:

-aumento del lavoro nero;

-aumento dei precari;

-aumento dei lavoratori poveri.



Previsioni mondiali sul lavoro contrattualizzato e non


-totale mondiale dei lavoratori nel 2010: 3 MLD;

-di cui con contratto formale 1,2 MLD e 1,8 senza;

-previsione sul numero dei lavoratori senza contratto formale , per il 2020:2 MLD.


Lavoratori precari/atipici/a termine ( retribuiti mediamente per 8/9 mensilità su 12/13)

-Italia: 7-8 milioni;

-Germania: 9,8 milioni.


Lavoratori poveri

2 criteri di calcolo:
-negli USA,vengono classificati come lavoratori poveri quelli con un salario di 490 euro al mese;
-il criterio di calcolo dell’OCSE ritiene lavoratore povero quello che ha una paga di meno del 60% della paga mediana.

Germania:risultano lavoratori poveri circa 6,5 milioni di individui, con una paga di 800 euro lordi mensili;
Usa:il 25% dei lavoratori;
Regno Unito: il 21,7 %;
Olanda: il 17,6 %;
Francia: il 10,1 %.

Italia:risultano poveri circa 4,5 milioni di lavoratori.
Nel Sud sono il 28,8%.



AUMENTO DELLA POVERTA’ E DEGLI AFFAMATI


Povertà estrema ( reddito tra 1-2 dollari al giorno)
e povertà relativa.

Secondo i calcoli della Banca Mondiale,
a seguito della crisi,
vi è stato un aumento della povertà estrema:

- 55 milioni di persone in più ( 1 dollaro al giorno),ma, probabilmente,90 o 140 milioni in più;

-64 milioni in più( 2 dollari al giorno).


Numeri totali dei poveri estremi, nell’autunno 2008:

-1,4 MLD ( 1 dollaro);

-2,6 MLD ( 2 dollari).

Cioè, 4 MLD di essere umani su 7 MLD.


POVERTA’ UE

Secondo il reddito procapite:

-16% della popolazione.

-Italia: 25%.


Italia,secondo il criterio dei consumi ( 2008):

-11,3% delle famiglie;
-2,7 milioni di famiglie;
-8,1 milione di cittadini.


POVERTA’ NEGLI USA

-15%  della popolazione USA;
-45 milioni di cittadini;
-38 milioni di cittadini USA ricevono il “buono cibo” ( 135 dollari al mese).

Bambini poveri USA:
-18% nel 2007;
-27% nel 2009;
-52% dei bambini afroamericani nel 2009, dal 34,5% del 2007.


EXPLOIT DEGLI AFFAMATI


-Affamati del  1997: 775 milioni;

-2007: 840 milioni;

-2009: 1 MLD.


Uno dei motivi centrali dell’aumento degli affamati nel mondo consiste nell’aumento del prezzo degli alimenti,

dovuto alla SPECULAZIONE  finanziaria.


Ad esempio, conviene rammentare che
l’85% delle granaglie mondiali
sono controllate soltanto da 3 società nordamericane,
che fanno il bello e il cattivo tempo nel settore.

Il prezzo del grano nel periodo 2005/2008
è aumentato del 130%,
per mere manovre speculative.


SALUTE,SERVIZI SANITARI E SPERANZA DI VITA


Più povertà significa meno salute, diminuzione della fruizione dei servizi sanitari.


I decessi di bambini sotto i 5 anni sono stati, in un anno,nel 2007, 9 milioni.


Nella fase della grande crisi, le morti dei bimbi  sono aumentate di 200.000/400.000 all’anno.

E’ aumentato il lavoro minorile nel mondo.

Nel 2010,risultavano al lavoro 306 milioni di bimbi.



EXPLOIT DELLA POPOLAZIONE NELLE BARACCOPOLI


Nel 1980,risultava abitare nelle baraccopoli il 5% della popolazione delle megalopoli moderne.

Negli anni 2000, la percentuale sale al 20%.


Un rapporto dell’ONU del 2003 registra la presenza di 1 MLD di persone nelle baraccopoli.


Nel 2005, risulta allocata nelle baraccopoli:

-il 62% della popolazione dell’Africa sub sahariana;

-il 43% dell’Asia meridionale;

-il 27% dell’America Latina e dell’Asia  orientale;

-il 24% dell’Asia occidentale.


Negli USA, abitano nelle baraccopoli 50 milioni di americani:


Previsioni per il futuro:

-2 MLD nelle baraccopoli nel 2030;

-3 MLD nel 2050.

Per contrastare il fenomeno,
bisognerebbe costruire costruire 90.000 case al giorno,
dal 2011 al 2030.



TAGLI SOSTANZIALI AI SISTEMI PUBBLICI DI PROTEZIONE SOCIALE


Vi sono stati, nel ventennio passato, e continuano ad esservi tagli strutturali ai sistemi pubblici di protezione sociale,
in particolare,
SANITA’ e PENSIONI.


La privatizzazione della sanità, delle pensioni e di altri servizi, perfino le carceri,
hanno aperto intere praterie di profitto all’avidità e al dominio del finanzcapitalismo.

Trilioni di affari facili.


La motivazione formale dei tagli,
 nella sostanza un pretesto strumentale,
è consistita nell’allarmismo circa l’aumento del debito pubblico.

In effetti, l’incremento del debito pubblico c’è stato eccome,
anche con una media annuale del 2-3%.

Nel 2010,
nella UE, il debito pubblico ha raggiunto l’80% del PIL:

-13,2 trilioni di debito pubblico della UE;

-rispetto a 16,5 trilioni di PIL della UE.


-Grecia: 120% di debito pubblico rispetto al PIL.

-Italia: 117%.

-Belgio: 105%.

-Usa:90% del PIL.3,5 trilioni di debito, rispetto a 14,8 trilioni di PIL.


I motivi veri dell’aumento del debito pubblico stanno nell’affermarsi e nel dominio del finazcapitalismo,
che ha sottratto agli Stati le entrate ,
con la globalizzazione/ delocalizzazione di una parte dell’economia reale
e con la mancata tassazione dell’enorme massa monetaria speculativa creata dal finanzcapitalismo.


ESEMPI DI SELVAGGI TAGLI AL WELFARE STATE


*Irlanda: tagli dal 12 al 22 % dei salari del Pubblico impiego.

*Grecia:

-tagli del 20% dei salari del Pubblico impiego;

-tagli del 10%  del costo delle pensioni
Ed età pensionabile allungata da 60 a 65 anni.

*Spagna:tagli generalizzati in interi settori.

*Italia:

-tagli di 14,5 MLD nella finanziaria del 2010;

-ripetuti tagli nel 2011.

Chi lascerà il lavoro  , tra 15-20 anni,
avrà una pensione al 50% dell’ultimo salario,
invece che all’80%.

10 MODI DI OPERARE DEL FINANZCAPITALISMO

I-IMPRESE

Il capitalismo finanziario ( mercati borsistici ed extraborsistici) finanziano POCO e MENO DI PRIMA le imprese, che in buona parte si autofinanziano.

Il finanzcapitalismo genera accumulazione di capitale entro se stesso.



II-DERIVATI

Vi è stato l’exploit dei titoli Derivati composti, strutturati, sintetici.


Nel 2008,
gli scambi globali di strumenti Derivati ha raggiunto la cifra di
1.285 trilioni ( 1,3 quadrilione),

cioè, 1.285.000 Miliardi di dollari.

Il  60% in più rispetto al 1998 ( 10 anni prima).

21,4 volte il PIL mondiale del 2008 di 60 trilioni.










III-LE BANCHE DAL PRESTITO ALLA SPECULAZIONE


Le banche sono passate dal ruolo di prestatore al ruolo di speculatore.

Con le attività fuori bilancio.


Negli USA, nel periodo 1992/2008 ( in soli 16 anni)
Gli attivi delle maggiori 18 banche,
attivi destinati ai PRESTITI industriali e commerciali,
sono scesi dal 20.6% sul totale nel 1992
al 10,9% nel 2008.


IV-SUPERCONCENTRAZIONE DEL CAPITALE


BANCHE

*Nel 1992,
gli attivi delle prime 18 banche (USA) raggiungevano la percentuale del 23% sul totale ( con un numero complessivo di 14.000 banche operanti).

*Nel 2007,
tali attivi raggiungevano il 60% sul totale ( in presenza di 7000 banche, essendo sparite frattanto 7000 banche).

*INVESTITORI ISTITUZIONALI


-Pochi grandi gruppi assorbono i 4/5 delle somme investite dalle famiglie,in azioni, obbligazioni e altri titoli.


FONDI PENSIONE

Nel 2007,
i primi 300 Fondi Pensione del mondo
( su un totale di 30.000)
Gestivano il 60% del capitale dei Fondi Pensione.

Cioè,12 trilioni sul totale di 17,5 trilioni.


FONDI D’INVESTIMENTO

I primi 10 enti finanziari del mondo
( di cui 5 grandi banche)
Nel 2007, avevano in bilancio oltre LA META’ dei Fondi d’Investimento:

-oltre 13 trilioni su 26.
I Fondi pensione e i Fondi d’Investimento sono diventati gli
INTERMEDIARI UNIVERSALI DEL RISPARMIO.

V-GLI INVESTITIORI ISTITUZIONALI DOMINANO LE IMPRESE



Nel periodo 1990-2000,
gli Investitori Istituzionali ( in USA,Francia, Germania e regno Unito)
hanno TRIPLICATO i loro attivi finanziari:

-da 9,1 trilioni a 26.


Dal 2000 al 2010,
hanno raggiunto 60 trilioni di attivi finanziari ( 2007).

Il PIL mondiale del 2008 è di 60 trilioni.


Gli Investitori istituzionali possiedono il 50% dei capitali
delle società quotate in Borsa.


Gli Investitori Istituzionali sono anche
I PROPRIETARI UNIVERSALI.




VI-LE BANCHE CREANO CENTINAIA DI FONDI DI INVESTIMENTO

Per competere con gli Investitori Istituzionali,
le banche hanno creato, a loro volta,
centinaia di Fondi di investimento.


VII-LE IMPRESE SI FINANZIARIZZANO


Le imprese si finanzia rizzano,
diventano soggetti/entità finanziari.

L’obiettivo strategico non è più la produzione di beni e servizi,
ma il profitto per gli azionisti,
la massimizzazione del valore delle azioni ,
a favore degli azionisti.

Lo strumento di base è la capitalizzazione in Borsa.



*Il processo di finanziarizzazione delle imprese è avvenuto
sotto la pressione delle Banche e degli Investitori istituzionali,
finalizzata alla massimizzazione del RENDIMENTO delle azioni possedute:

-un rendimento del 15%,
contro un tasso di sviluppo medie delle economie reali
5-6 volte INFERIORE,

del 2-3% annuo

UN folle MECCANISMO DI RAPINA DELLE RISORSE PRODOTTE DAGLI ALTRI ATTORI DELL’ECONOMIA REALE
( imprese, famiglie , pubbliche amministrazioni).


Il motivo consiste nel fatto che le ATTIVITA’ FINANZIARIE
sono molto molto più redditizie
rispetto alle ATTIVITA’ PRODUTTIVE.


VIII-95 TRILIONI DI AZIONI IN FUNZIONE SPECULATIVA

L’80% delle azioni scambiate ,annualmente,in Borsa
ha FINALITA’ SPECULATIVA.


Su 110/120 trilioni di azioni totali,
l’80%, cioè,95 trilioni
sono mobilitate per la speculazione.


Il tutto con un click automatico del computer.


Questa cifra di 95 trilioni di azioni speculative
Va,poi, sommata alle cifre da capogiro dei derivati,

in particolare quelli scambiati direttamente tra operatori privati,
al riparo della Finanza Ombra,
quelli denominati OTC.



IX-L’IRRESPONSABILITA’ SISTEMICA DEGLI INVESTIMENTI


Il predomino assoluto, la tirannia,
dell’attività speculativa,
a breve e brevissimo termine,
con l’attività automatica dei programmi inseriti nei computer,
ha determinato L’IRRESPONSABILITA’ SOCIALE degli Investimenti e degli Investitori,
una irresponsabilità di tipo sistemico.


X-L’EXPLOIT DELL’INDEBITAMENTO TOTALE RISPETTO AL PIL MONDIALE


Nel 1980,
nei paesi sviluppati,
il DEBITO COMPLESSIVO
(dei soggetti finanziari, del settore privato NON finanziario,delle Pubbliche amministrazioni e delle famiglie)

ha portato gli attivi finanziari a superare
i 240 trilioni,
4,4 volte il PIL mondiale.


Nel 2007,
i soggetti finanziari,
pur rappresentando il 20% del PIL mondiale,

ricavarono il 40% dei profitti,
il doppio della ricchezza rappresentata.


LE DISEGUAGLIANZE ECONOMICHE GLOBALI


Tra il 1980 e il 2010,
vi è stata una gigantesca redistribuzione del reddito
dal BASSO verso l’ALTO.


Nel 1980,
gli USA, il Paese più ricco del mondo,
possedeva una ricchezza pari a 88 volte il Paese più povero del mondo.

Oggi,possiede una ricchezza pari a 270 volte.


Oggi,
i 1000 ricconi del mondo
possiedono un patrimonio netto
pari al DOPPIO
della ricchezza posseduta dai 2,5 MLD di dollari
degli individui più poveri del mondo.


Nel 2007,
i 10 milioni di ricchi,
( senza considerare le case, i gioielli,patrimonio d’arte)
con una disponibilità , a breve,
a fare un Investimento superiore a 1  MLD,

possiedono un capitale finanziario pari a 41 trilioni.


Lo 0,15% della popolazione mondiale,
cioè, il 660° della popolazione mondiale,
possiede il 17% degli attivi finanziari,
1/6  del totale.

Nell’ultimo trentennio,
è esplosa la differenza tra i ceti medio-bassi,

che rappresenta tra il 50 e il 90% della popolazione
e il 10% superiore ricco.


Negli USA,
il REDDITO del 10% superiore ricco della popolazione

è passato dalla quota  di reddito  del 33% nel 1977
al 50% del 2007.


Negli USA,
 i guadagni da capitale
dell’1% dei contribuenti più ricchi
sono aumentati dal 8,9 %
al 23,5%.


L’1% della popolazione detiene ¼ del PIL dell’intera restante popolazione del 99%.

Il 99% della popolazione USA riceve mediamente 30.000 dollari annui di reddito
( come trenta anni fa,in termini reali).

L’1% della popolazione introita mediamente 1, 1 milioni di dollari di reddito annuo,
cioè,
49 volte in più rispetto a 30 anni fa.
Il 9% della popolazione, quella collocata tra l’1% ricchissimo e il restante 90%,riceve un reddito medio annuo di centinaia di migliaia di dollari.


Il Regno Unito e l’Italia risultano i Paesi più diseguali della UE.

REDDITO

Nel 2008,
il 10% più ricco delle famiglie,in termini di reddito,
ha acquisito una quota del reddito complessivo  pari a 10,5 volte alla quota del reddito delle famiglie più povere.

Questo 10% ha ottenuto il 26% del totale del reddito di tutte le famiglie.

Le famiglie più povere hanno ottenuto il 2,5%.


RICCHEZZA

Il 10% che rappresenta i più ricchi possiede una ricchezza pari al 44% del totale.

Il 50% della popolazione in condizioni più modeste o povera possiede una ricchezza pari al 10% del totale.

Il 10%  ricco supera, per ricchezza, per 22 volte la media del 50% più modesto o povero,
che mediamente detiene poco più del 2% della ricchezza totale.


QUATTRO EVIDENZE DELLA REDISTRIBUZIONE INIQUA DEL REDDITO


I-IL CALO DELLA QUOTA mondiale DEL SALARIO SUL PIL


Dal 1976 al 2006 ( 30 anni),
la quota del salario sul Pil è scesa di 10 punti,
dal 68% al 58%.


In Italia, Irlanda e Giappone,
è scesa di 15 punti,
dal 68% al 53%.


Le risorse sottratte al salario
sono andate alle RENDITE finanziarie e immobiliari
e ai managers finanziari.



II-I SUPERCOMPENSI AI MANAGERS


Nel 1980,
il compenso medio dei managers era 40 volte superiore al salario medio lordo.

Oggi,
è 350/400 volte superiore al salario medio.

Ad esempio, Marchionne ottiene un compenso 435 volte superiore al salario di un operaio di Pomigliano.
Senza contare bonus, benefit, opzioni. I Bonus di fine anno arrivano ad 1 MLD di dollari.

III-PIL E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO


Nel periodo 1990-2010,
in molti Paesi,
il PIL è cresciuto di 60-70 punti.

¾ ( 75%) di tale crescita sono andati al 5% della popolazione.



IV-PIL E ATTIVI FINANZIARI

Nel periodo 1980-2007,
il PIL mondiale è cresciuto di 2 volte ( in termini reali).

Gli attivi finanziari sono cresciuti di 9 volte,
a favore di una minoranza assoluta.


Con il meccanismo per cui il Denaro produce Denaro.

Vi sono soggetti finanziari con debiti pari a 30-40 volte il capitale proprio.

I derivati, tipo OTC, che sono completamente incontrollabili,
rappresentano masse di attivi finanziari pari a

1 milione di miliardi ( 1.000.000 MLD),
1QUADRILIONE DI MILIARDI.


CREAZIONE DI DENARO DAL NULLA

MASSA MONETARIA EUROZONA

La Banca Centrale Europea (BCE),nella zona euro,
in un decennio,
ha RADDOPPIATO la massa monetaria totale, in circolazione
( detta M3).


Nel 2000, tale massa monetaria era pari a 4,5 trilioni di euro.

Nel 2009, raggiungeva 9,3 trilioni.

In più ,bisogna tener presenti, altre diecine di trilioni in circolazione,
non conteggiati nei conti ufficiali della massa monetaria in giro.


MASSA MONETARIA USA

La massa monetaria USA è eguale alla massa monetaria dell’eurozona, detta M2, che conteggia soltanto una parte della reale massa monetaria in circolazione.

Tale massa monetaria, nel 2007, è pari a 1,9 trilioni,
da 827 Miliardi che erano , nel 2005.

L’indebitamento totale USA è enorme:

-era17 trilioni, nel 1987;

-è pari a 48 trilioni , nel 2007.

I SEI EFFETTI DEL CREDITO FACILE.
I SEI MOVIMENTI DEL CIRCOLO VIZIOSO.


I-EXPLOIT DEL DEBITO IPOTECARIO

L’exploit della bolla dei mutui facili,
ha comportato il RADDOPPIO del valore delle case.

L’aumento del valore delle case, prese in mutuo,
ha indotto le famiglie a fare altri debiti,
coperti dal valore incrementato delle case,
per via della bolla speculativa.

Nel 2007,
le famiglie USA si sono ritrovati sul collo
17 trilioni di DEBITO IPOTECARIO.


II-LE BANCHE AUMENTANO LA LIQUIDITA’, in modo esponenziale

A partire dalla base di risorse costituita dai mutui facile per le case,
le Banche hanno moltiplicato il proprio flusso di casa,
praticamente all’infinito,

con la CARTOLARIZZAZIONE dei titoli derivanti dai mutui,

mediante l’attivazione delle società Veicolo della finanza ombra,
fuori bilancio.


III-LA MOLTIPILICAZIONE DEL DENARO DA PARTE DEGLI INVESTITORI ISTITUZIONALI

Gli Investitori istituzionali
Prendono denaro a credito dalle banche,
acquistano azioni, obbligazioni e altri titoli
e ne aumentano il valore.


IV-ARRIVA LA CAVALLERIA DEI “FONDI SPECULATIVI”
( Hedge funds)

I Fondi Speculativi ei Fondi per la compravendita di imprese non quotate in Borsa,
acquistano montagne di azioni,
ci speculano e ci guadagnano.


V-SI INNESCA LA SUPERCONCENTRAZIONE DI CAPITALI


Le Banche d’Investimento e le Grandi Società procedono ad acquisizioni e fusioni di aziende,
determinando una superconcentrazione di capitale e potere,
sconosciuto alla storia umana.


VI-EXPLOIT DEL CREDITO INTERBANCARIO

Aumentano, in modo sproporzionato , le partite di credito e debito tra le banche,il denaro che le banche si prestano tra loro.

Negli USA, nel 2007,
su un debito totale interno di 48 trilioni,
16 trilioni ( 1/3) rappresentano il debito interbancario.


IL MONDO MAGICO-E PERICOLOSO- DEI “DERIVATI”

Nel giugno del 2008,
secondo una stima della Banca dei Regolamenti internazionali,

il valore nominale della massa dei Derivati in circolazione nel mondo è di
765 trilioni di dollari,
cioè, 765.000 MILIARDI di dollari.

Secondo altre stime attendibili,
la massa dei derivati potrebbe arrivare a
1 QUADRILIONE,
1MILIONE DI MILIARDI.


Soltanto il 10% di questi titoli,
meno di 80 trilioni,
risulta registrato presso le Borse.

Il resto,oltre 683 trilioni,
sono scambiati al banco (OTC),
cioè all’ombra della Finanza Ombra,
nell’incontrollabilità più assoluta.


Gran parte di questi Derivati  ( 515 trilioni) sono senza fondamento nell’economia reale,
non corrispondono a beni e servizi reali.

-si tratta di Contratti su Tassi di Interesse ( 458 trilioni);
-e Certificati di Assicurazione contro il Rischio Insolvenza ( 57 trilioni).


MILIARDI DI TRILIONI FUORI BILANCIO


-Citygroup, nel 2007, prima della bancarotta,
possedeva una quota di derivati pari a 24 volte i propri attivi in bilancio.

-Bank of America possedeva una quota pari a 20 volte:

-Chase:60 volte.

-Goldman Sachs: 250 volte ( nel 2008) e 330 volte ( nel 2009).


I NOVE EFFETTI DELLA ECCESSIVA CREAZIONE DI DENARO DAL NULLA, DETTO ANCHE DENARO FIAT

I-Un sistema senza limiti etici,
per l’assoluta impossibilità di calcolare/ controllare la folle massa monetaria in circolazione, nel mondo.

II-E’ un sistema che incentiva la SPECULAZIONE ASSOLUTA
( commercio di denaro fine a se stesso).

III-Il 40% degli attivi finanziari totali ( 240 trilioni) sono impiegati soltanto per la speculazione.


IV-Il sistema comporta la finanziarizzazione crescente ed integrale delle imprese.


V-Il sistema produce una superconcentrazione di capitali, da capogiro, mai vista nella storia umana.


VI-La produttività del debito è fortemente e strutturalmente ridotta
( il debito costa più di quel che rende).


VII-L’effetto strutturale è l’instabilità sistemica dell’intero meccanismo.


VIII-Sono risultati destrutturati e sconvolti tutti i tradizionali e funzionali rapporti tra tutti gli attori del sistema ( debitori/ banche,management/azionisti,creditori/debitori in generale).


IX-L’impatto diretto sulla vita quotidiana di quasi 7 MLD di persone è devastante.


LA TRASFORMAZIONE DELLE IMPRESE IN SOGGETTI/ENTI FINANZIARI

*Gli Investitori Istituzionali collettivi (Fondi Pensione, Fondi comuni)
Possiedono il 55% del capitale di tutte le Società quotate in Borsa.

Il principio assoluto e il criterio operativo consistono nel perseguimento della massimizzazione del valore delle azioni,
a favore esclusivo degli azionisti.


*Questo sistema comporta il DETERIORAMENTO strutturale delle condizioni di lavoro, nel mondo.
Il primo indicatore sta nella secca diminuzione della quota reddituale del salario sul Pil:

-Secondo l’OCSE,nel trentennio 1976/2006,
la quota del salario è scesa di 10 punti:

-USA: dal 70% al 63%;

-Germania: dal 72% al 64%;

-Francia: dal 76% al 65%.

-Italia: dal 68% al 53%.


FONDI PENSIONE


Nel 2007,
la quota mondiale di RISPARMIO dei lavoratori gestito dai Fondi pensione

era pari a 17,5 trilioni
(quasi 1/3 del PIL mondiale del 2007).

Altri 8,5 trilioni di Contratti Previdenziali sono gestiti da Assicurazioni, Banche e altri enti.



Nel 2009,
in Italia,operavano 506 Fondi Pensione,
con 4,5 milioni di iscritti,
con risorse gestite pari a 70 MLD di euro.


I Fondi Pensione Negoziali, per lavoratori dipendenti e rappresentati dai Sindacati,
risultavano 39,
con un patrimonio di 19 MLD.

LA RIFORMA DELLE 4-5 DIMENSIONI CRITICHE DEL SISTEMA FINANZIARIO GLOBALE
(dimensioni,fondamenti, complessità,contagio/ vulnerabilità)



I-PRIMA CRITICITA’.
DIMENSIONI GLOBALI DEL SISTEMA FINANZIARIO (dimensioni globali, dimensioni delle società)


*Nel 1980,
il valore degli attivi finanziari globali e il valore del PIL mondiale
erano EGUALI,
cioè,27 trilioni ciascuno.


*Nel 2007,
gli attivi finanziari globali raggiungono 241 trilioni
( 4,5 volte il PIL mondiale),

il PIL mondiale è pari a 54 trilioni.


Il Pil del mondo è cresciuto ad un tasso annuo del 3%,

gli attivi finanziari sono cresciuti ad un tasso annuo dell’8%.


Insomma, IL DENARO CREA SE STESSO,
NON VALORE D’USO,
cioè, merci e servizi.

Il valore dei Derivati OTC, in dieci anni ( 1997-2007)
È salito di 7 volte,
da 92 trilioni a 683,
cioè,12,6 volte il PIL mondiale.


*GIGANTESCHI CONGLOMERATI FINANZIARI “Troppo grandi per fallire”


Nel 2007,
i primi 20 gruppi finanziari mondiali
registravano i seguenti giganteschi attivi finanziari,quelli in bilancio.

Usa:

-1,9 trilioni-1,6-1,6.


Ue
-2-1,9-1,9-1,8-1,7-1,6-1,5-1,3-1,2-1,1 (Unicredit)-1,1-1-0,7-0,7.

Svizzera:2-1.

Giappone: 1,6.


-I tre maggiori gruppi USA, con attivi pari a 5,1 trilioni, rappresentano un valore più del doppio delle entrate dello Stato (2,4 trilioni).

-Nel Regno Unito,i maggiori gruppi, con 7,5 trilioni di attivi rappresentano un valore pari a 10 volte il Bilancio statale.

-In Francia, con 3,7 trilioni, 7 volte il Bilancio dello stato.

-In Italia,Unicredit, con 1,1 trilione è una volta e mezzo il valore delle entrate dello Stato.

-In Svizzera, soltanto la banca UBS è pari 12 volte le entrate dello Stato.



*SUPERCONCENTRAZIONE BANCARIA E FINAZIARIA


-Tra il 1984 e il 2003 ( 19 anni),

negli USA, il numero delle Banche si è ridotto drasticamente da 16.000 a 8.000 ( -50%).

-dal 1997 al 2003 8 ( anni),nella UE a 15, da 9000 banche a 7400 ( -23%).

-dopo il 1998, in Italia, da 922 a 796 ( -14%).



*GLI  ATTIVI DELLE 10 PIU’ GRANDI BANCHE COMMERCIALI NEGLI USA


-La quota sul totale degli attivi finanziari di questi 10 colossi  è cresciuta dal 22% al 46%.

-La quota dei DEPOSITI è cresciuta dal 19% al 41%.



Nella UE,
le prime 5 istituzioni finanziarie per paese,
hanno registrato la seguente crescita dei propri attivi finanziari sul totale.

-Francia: dal 40% al 47% sul totale;
-Spagna: dal 32% al 44%;
-Italia: dal 25% al 27%;
-Germania: dal 17% al 22 %.



II-SECONDA CRITICITA’.
LE FONDAMENTA FRAGILI DEL SISTEMA FINANZIARIO

*IL DEBITO TOTALE PUBBLICO E PRIVATO DEL MONDO

Nel 2009,
il Debito Totale  pubblico e privato mondiale assomma a 100 trilioni,
da fronte di un PIL mondiale di 60 trilioni.

L’80% di questo debito appartiene ai Paesi sviluppati.

Il Debito PUBBLICO del mondo è pari al 50% del Debito TOTALE ,cioè,50 trilioni,
corrispondente all’80% del PIL mondiale.

Gli Stati più indebitati sono
-gli USA, con 12,1 trilioni di debito pubblico;
-la UE, con 12,7 trilioni.
In tutto, 24,8 trilioni,
su un totale di 50 trilioni di debito pubblico mondiale.

Nel 2009,
il debito PUBBLICO mondiale è aumentato vertiginosamente,
per una cifra pari a 15,3 trilioni,

a causa della scelta degli Stati di ri-finanziare le Istituzioni Finanziarie,
colpite dalla crisi globale del 2007-2008,
che quelle stesse Istituzioni Finanziarie avevano provocato.

Questo calcolo sul totale del debito pubblico mondiale è molto parziale,
perché contiene solo il debito degli Stati centrali e non contiene i debiti dell’intero universo delle Istituzione e delle Pubbliche Amministrazioni  locali e sanitarie.
Manca , in questo calcolo, il Debito Pubblico verso l’estero.

*IL DEBITO TOTALE USA



-Nel 2007,
il Debito delle Famiglie USA è pari a 14 trilioni,

eguale al 100% del PIL USA.

Soltanto il debito ipotecario è pari a 11 trilioni.


-Il debito pubblico federale è pari a 7,2 trilioni.


-Il debito delle Società non finanziarie è pari a 10,8 trilioni.


Il debito TOTALE USA, nel 2007,
è pari a 48 trilioni,

cioè, il 348% del PIL USA del 2007.


*IL DEBITO NEGLI ALTRI PAESI SVILUPPATI


Il debito degli altri Paesi sviluppati oscilla tra il 200% e il 300% del PIL.


Nel 2008,in ambito UE,
la somma tra Debito pubblico + quello delle Famiglie è oltre 100% del PIL.

-Francia: 113%;

-Germania: 122%;

-Spagna: 125%;

-Italia: 134%;

-Regno Unito: 144%.


*Nel 2008,
negli USA, le entrate fiscali federali sono state pari a 2,4 trilioni.

Il Debito pubblico totale USA è stato pari a 10,7 trilioni.

Nel 2009,
gli USA impegnano contro la grande Crisi
19,3 trilioni di soldi pubblici.

Si tratta di una enorme quantità di TRILIONI FIAT,
creati con un tocco di tastiera del computer.

*Nel Regno Unito,
i soldi pubblici versati alle Banche sono stati pari a 1,3 trilioni.

In Germania,1 trilione.


*Dopo la Grande Crisi del 2007-2008,
tra il settembre 2008 e giugno 2009,
l’espansione dei Bilanci delle banche centrali UE è stata la seguente:

-BCE:più 40%;

-Banca Nazionale Svizzera: più 80%;

-Banca d’Inghilterra: più 127%.


*Il 97% del denaro in giro nel mondo,
in particolare, mediante i Crediti delle Banche e, soprattutto, i Derivati,
esiste soltanto come serie di BIT nella memoria dei computer,

non in forma di MONETA STAMPIGLIATA.

Tali Derivati per 9/10 sono OTC,
trattati nella Finanza Ombra,
in particolare, si tratta di CDS,cioè assicurazioni contro il rischio insolvenza,
per un valore di 60 trilioni.


III-TERZA CRITICITA’.
LA COMPLESSITA’ DEL SISTEMA FINANZIARIO inconoscibile e non regolabile

Esistono varie COMPLESSITA’ inconoscibili e no regolabili.

*Vi è la complessità non conoscibile e non gestibile delle GRANDI CONGLOMERATE FINANZIARIE.

-la Lehmann Brothers ( 2008) risulta costituita da 2.985 enti giuridici diversi;

-la Deutsche Bank ( 2008) da 1.981 entità differenti;

-la BNP Paribas da 500 consociate + gli enti della Fortis assorbita nella BNP.

*L’altra grande complessità è rappresentata dalla erogazione e gestione dei TITOLI STRUTTURATI,
i CDO,
ciascuno dei quali risulta dalla  somma di 100/150 titoli diversissimi tra loro,
un canestro di titoli di impossibile decodificazione,
dal valore di 1-2 MILIARDI di dollari.

I CDO sono titoli che hanno come fondamento ( detto collaterale) titoli di DEBITO,
soprattutto titoli su IPOTECHE su case  e immobili commerciali ( detti ABS).

I titoli strutturati hanno registrato un aumento vertiginoso dal 2000 in poi.
Soltanto negli USA, nel 2008, i CDO avevano raggiunto un valore di 7 trilioni.

IV-QUARTA CRITICITA’.
I MECCANISMI INCONTROLLABILI DI CONTAGIO CHE COMPORTANO LA VULNERABILITA’ DI SISTEMA.

Quella delle perdite e della distruzione di ricchezza, per crisi, è una vera e propria catena incontrollabile.

Ad esempio, nell’estate 2007,
le perdite derivanti dalla crisi dei mutui delle case USA
sono state pari a 400 MLD di dollari.

Ma, nell’estate 2008,soltanto un anno dopo,
le perdite degli attivi finanziari, nell’intero mondo,
 sono state pari a 40 trilioni,
cioè,
100 volte le perdite iniziali di 400 MLD.


Il contagio si è propagato, soprattutto,
attraverso due veicoli:

-i CDO ( titoli derivati da debito);

-e i CDS ( contratti di assicurazione contro il rischio credito).

Nonostante gli immani disastri provocati dalla Grande Crisi del 2007-2008,
uno dei massimi responsabili della crisi stessa,
la Goldman Sachs,
nell’estate 2009,
ha attribuito ai propri dipendenti un compenso medio di 700.000 dollari a testa.
E’ l’allucinante circolo vizioso del finanzcapitalismo.


CINQUE PUNTI DI RIFORMA DEL SISTEMA FINANZIARIO GLOBALE

1-RIDUZIONE sostanziale delle DIMENSIONI globali del Sistema Finanziario.

2-RIDUZIONE radicale  della FINANZA OMBRA.
Limitazione degli attivi FUORI BILANCIO
e rispetto sostanziale della quota di capitale da tenere in RISERVA.

3-REGOLAZIONE severa del mercato dei DERIVATI.

4-DIVIETO o LIMITAZIONE della CARTOLARIZZAZIONE dei crediti.

5-Modificazione del rapporto tra
-criteri di concessione del credito,
-modelli di gestione del rischio,
-valutazione delle Agenzie di rating
-e innovazione dei prodotti finanziari.







CARATTERI E CIFRE , in sintesi,DEL DOMINIO DEL FINANZCAPITALISMO


*Nel 2007,
gli attivi finanziari sono pari a 4,5 volte il PIL mondiale.

Il sistema produce e si regge su un ECCESSO DI LIQUIDITA’,

vive sulla ricerca spasmodica di RENDIMENTI altissimi,

si sostanzia nella sottrazione di valore ( ricchezza) a spesa degli attori dell’economia reale.


*DATI SULLA QUANTITA’ DI TRANSAZIONI SUI MERCATI FINANZIARI

-Nel 1991,
la quantità di transazioni sui mercati finanziari risultava 15 volte superiore al PIL del mondo.

-Nel 2007,
risultava 75 volte superiore,
per un valore pari a 4.050 trilioni.

L’80% delle transazioni è finalizzata alla SPECULAZIONE.

*Nel 2007,i TITOLI DERIVATI scambiati privatamente,
nelle pieghe della Finanza Ombra,
hanno raggiunto  un valore pari  a 12 volte il PIL mondiale.

Si tratta di vere e proprie SCOMMESSE FINANZIARIE.

*Il DEBITO GLOBALE  mondiale è pari a 100 trilioni.
Le obbligazioni di Imprese  e Pubbliche amministrazioni assommano a 80 trilioni.

Nell’ipotesi che si debba pagare il 35 di interesse,
su tutto il Debito mondiale,

il PIL mondiale dovrebbe crescere in media  annua del 6-7% ,

SOLTANTO PER POETR PAGARE GLI INTERESSI,

senza mettere in conto la restituzione delle quote di capitale.

*Gli attivi mondiali  delle Banche, quelli in bilancio,
sono pari ai 2/3 dl PIL del mondo.

Dall’altra parte, occorre tener presente l’enorme massa monetaria FUORI BILANCIO.
In particolare,la massa monetaria rappresentata dai Derivati.

Nel 2007, negli USA,
il valore dei Derivati , posseduti dalla Banche,
FUORI BILANCIO,
corrispondeva al
2000/6000 % dei loro ATTIVI IN BILANCIO.