Conferenza-stampa PSUD Sicilia del 24 novembre 2011-11-22
Note di Beppe De Santis
I-Questa è la prima conferenza stampa del nascente PARTITO DEL SUD.
E’ la prima presentazione formale qui in Sicilia e a Palermo.
Dopo un anno di promozione e preparazione,
avviato con un seminario nazionale,
svolto al Teatro Biondo, nel novembre 2010.
II-Vi presento , intanto, una parte della squadra dei promotori di Palermo e di Sicilia.
-Beppe De Santis ( ex sindacalista, programmatore economico, animatore storico dei movimenti autonomisti e meridionalisti,promotore e ideologo dell’MPA fino al 2008, attuale Segretario nazionale del PSUD);
-Renzo Martinelli ( leader nazionale della rappresentanza centrale della Guardia di Finanza. Fondatore dell’Associazione Nazionale “Finanzieri, Cittadini e Solidarietà FICIESSE”. Attuale vicesegretario organizzativo nazionale del PSUD);
-Franco Calderone ( imprenditore vinicolo e oleario di eccellenza, promotore dei Movimenti autonomi degli agricoltori “Terra è vita” e “Movimento dei Forconi” alleati del “Movimento dei Pastori Sardi”,capo della Segreteria politica nazionale del PSUD);
-Alfonso Sciangula ( avvocato, autore del volume “Figlio di Partito” dedicato alla fine della Prima Repubblica in Sicilia, segretario regionale del PSUD);
-Giovanni Maniscalco ( funzionario della Prefettura,dirigente storico della CGIL Funzione pubblica palermitana,segretario provinciale del PSUD);
-Nino Leti ( funzionario del Ministero alla Giustizia, leader storico della CISL Statali del Palazzo di Giustizia);
-Francesca Amato ( architetto,folksinger allieva di Rosa Balistreri e Eugenio Bennato e poetessa);
-Leonardo Urbani ( docente dell’università di Palermo);
-Olindo Terrana ( urbanista,docente universitario, leader storico del movimento dello sviluppo locale/Patti territoriali/GAL/PIT/PIST);
-Luigi Gerbino ( bancario, dirigente sindacale,impegnato da sempre nel volontariato,ex consigliere comunale di Palermo).
- Giuseppe Licata (architetto, esperto del territorio);
-Sebastiano Muglia ( architetto, esperto di programmazione comunitaria,presidente dell’Associazione NEMA/rete per lo sviluppo locale dei Nebrodi e delle Madonie di giovani e giovanissimi professionisti).
Insomma,
cittadini normali,
lavoratori, giovani, donne,
professionisti, imprenditori, contadini,
promotori dello sviluppo,
sindacalisti,
artisti,bloggers,
amministratori locali, giovani sindaci,
alcuni sacerdoti,
studenti e docenti universitari.
CITTADINANZA ATTIVA NORMALE.
III-Come nuova comunità politica,
comunità neomeridionalista,
con la sigla PSUD,
annunciamo formalmente la nostra partecipazione a tutte le prossime scadenze elettorali.
*Innanzitutto,saremo presenti nelle elezioni comunali di Palermo.
*In gran parte delle elezioni nelle altre 190 amministrazioni comunali siciliani del 2012.
*Nelle elezioni regionali siciliane del 2013,
fra 18 mesi,
con una lista autonoma.
*Nelle elezioni nazionali,
ormai prevedibili fra 18 mesi.
IV-Elezioni comunali di Palermo
A Palermo,
lavoriamo per il RINNOVAMENTO
della classe dirigente consiliare e amministrativa.
Rinnovamento politico, generazionale e di genere.
Quindi: primato ai giovani, alle donne,ad una nuova generazione politica.
Intanto , l’attuale ceto politico amministrativo ,
di maggioranza,
del comune di Palermo
deve essere battuto e posto all’opposizione.
Dal nostro punto di vista,
anche per una motivazione meridionalista,
perché questa palermitana e siciliana è stato il retrobottega,
triste, mediocre, inetto e ascaro
dell’assetto di potere nordista –leghista,
ormai in rotta.
Siamo e saremo inevitabilmente ,
per oggettiva necessità,
interlocutori
di queste aree mal-conbinate
chiamate centro-sinistra e terzo polo.
Lavoriamo,
da tanti mesi,
ad una lista rinnovatrice, giovane, di qualità, di eccellenza,
in grado di superare il quorum,
di assestarsi sui 20.000 voti.
La partita è aperta, apertissima.
Da questa area
potrebbe venire,verrà, la sorpresa
della candidatura nuova e vincente a Sindaco di Palermo.
Le altre esperienze
della recente primaverile tornate elettorale amministrativa,
Milano, Napoli, Cagliari,
è ovvio, non sono meccanicamente ripetibili.
Ma, sono dense di insegnamenti e di suggestioni.
Siamo sareni, preparati, pieni di entusiamo.
TROVEREMO IL VARCO PALERMITANO,
la versione palermitana,
del RINNOVAMENTO.
Noi non diremo
“Ti amo Palermo”,
Aziz,
felicissiima,
e altre fesserie retoriche.
PALERMO SIAMO NOI.
Palermo va presa per quel che è ,
nel bene e nel male.
PALERMO VA RISPETTATA.
Occorre prenderesene cura.
Semplicemente,
Palermo cura Palermo.
Quotidionamente.
Pulizia, decoro urbano e verde pubblico, sicurezza ordinaria, traffico, buona e trasparente amministrazione,servizi sociali decoroso e efficienti, unificazione e snellimento delle società partecipate,eliminazione di tutte le consulenze inutile e delle piccole e grandi soperchierie.
Perciò , città ospitale.
I figli prendano in mano Palermo.
I giovani, le donne, si prendano cura di Palermo.
Sul Programma tecnico di governo della città di Palermo,
svolgeremo un’apposita Conferenza programmatica, il 10 gennaio 2012.
Un altro seminario tecnico riguarderà l’impatto della governance delle politiche europee su Palermo ( a che punto siamo e che fare),previsto per il 12 febbraio 2012.
Gli interventi successivi evocheranno alcuni temi programmatici,
concretissimi e urgenti, per noi prioritari.
V-Elezioni regionali 2013
Come comunità politica neomeridionalista
Saremo presenti nelle elezioni regionali.
Con una lista autonoma di rinnovamento.
-Con le migliori esperienze e quadri di oltre dieci anni di politiche di sviluppo locale;
-con giovani consiglieri comunali e sindaci;
-con una presenza assolutamente maggioritaria ( 80-90%) di trentenni e quarantenni;
-con il 50% di donne.
Sul piani politico, ci porremo in contrapposizione frontale con tutte le forze pseudo sudiste,
a partire dai dellutriani della cosiddetta “Forza del Sud”.
Contro uno dei massimi imbrogli morali e politici del prossimo ciclo politico.
Quanto ai punti programmatici,ne evoco qualcuno:
-abolizione delle Province,istituzione dei Consorzi intercomunali ( ex articolo 14 dello Statuto speciale),accorpamento comprensoriale di un’ampia fascia di funzioni amministrative,permanenza con snellimento dei consigli comunali,valorizzando l’eredità dei comprensori per lo sviluppo locale, devoluzione di tutte le competenze sostenibili dalla Regione ai Consorzi intercomunali;
-priorità assoluta del Progetto Agricoltura (debitoria, filiera corta,rete consorzi di produzione e commercializzazione,valorizzazione della funzione di governance del territorio dell’ambiente e del paesaggio,radicale abbattimento/semplificazione della mostruosa mole di adempimenti amministrativi), secondo le linee programmatiche dei Movimenti autonomi degli agricoltori;
-ristrutturazione delle risorse della formazione professionale da finalizzare prevalentemente al sostegno della promozione delle micro e piccole imprese, soprattutto giovanili e femminili, e, di vere e selettive politiche attive del lavoro;
-vertenza strategica sulle ACCISE e sull’attuazione degli articoli nn. 36,37 e 38 dello Statuto;
VI-Elezioni nazionali 2013 e movimenti neomeridionalisti
Saremo presenti nelle elezioni politiche del 2013.
In contrapposizione frontale con i razzisti della Lega Nord,
e dei falsi meridionalisti,
loro servi.
E’ noto che, negli ultimi tre anni,
vi è stato un inedito risveglio di coscienza e di responsabilità neomeridionalista.
*Sul versante della coscienza storica della COSTRUZIONE DELLA MINORITA’ MERIDIONALE.
Con diecina, addirittura centinaia, di volumi revisionisti.
A partire dall’exploit di “Terroni “ di Pino Aprile.
Sono già prenotate oltre 150 presentazione del nuovo volume di Pino, “Giù al Sud. Come i terroni salveranno l’Italia”.
Domani pomeriggio, una prima presentazione a Termini Imerese.
*Sul versante della animazione culturale e civile,
con la gemmazione di centinaia e centinaia di associazioni, gruppi,comunità in rete,
di cui ha fornito una prima mappatura Lino Patruno,
nel recente volume “Il fuoco del Sud”.
Mappatura aggiornata dal volume già citato,”Giù al Sud”, da qualche giorno in libreria “.
*Sul versante della battaglia sociale ed economica,
vedi l’exploit di MOVIMENTI AUTONOMI DI AGRICOLTORI E PASTORI,
a partire dal “Movimento dei pastori sardi”,
dell’amico pastore Gianni Floris.
In Sicilia, i Movimento “Terra e vita” e quello combattivissmo dei “Forconi”.
*Sul versante della promozione socio-politica,
-con il movimento ( 100.000 voti alle scorse elezioni regionali calabresi)
“Io resto in Calabria”, ispirato dal valoroso imprenditore Pippo Callipo;
-una miriade di liste civiche comunali, di ispirazione neomeridionalista,con esperienze laboratorio avanzate come quella di Gaeta, lo stesso buon lavoro del sindaco di Bari Emiliano;
-la rete costruenda, già a ottimo punto, del nostro PSUD,
con le prime prove elettorali tipo quella di Napoli a sostegno di De Magisteris,ritenuta -da osservatori attenti e disinteressati- una realtà e potenzialità di qualità e di prospettiva.
VI- Qualche appunto sulla nostra strategia neomeridionalista
Per quanto riguarda la nostra vision e strategia generali , rinvio al piccolo Dossier , a disposizione di questa iniziativa.
Qualche nota.
PROFILO STORICO-POLITICO
*Il neomeridionalismo ha come mission, ragione sociale, la RIUNIFICAZIONE DELL’ITALIA,
riunificazione culturale e psicologica, politica , istituzionale ed economica.
Di una Italia, oggi , più che mai, divaricata, divisa ,scissa, sgangherata perfino.
Poiché è difficile pensare al ripristino del vecchio centralismo,
occorre lavorare per una Repubblica d’Italia più unita e compatta,
secondo uno schema federalista, alla tedesca,
che è l’esatto contrario del leghismo -e del nordismo- scissionista e divisionista.
In epoca di globalizzazione selvaggia e di predomino della finanza globale,a partire dalla finanza ombra,
lo Stato italiano deve diventare più forte, seppure più snello.
Altrimenti, non si salveranno né il Sud , né il Nord.
*Il neomeridionalismo è l’esatto opposto del sudismo piagnone e straccione,e, di ogni pseudo-leghismo, in salsa sudista.
PROFILO COSTITUZIONALE
*Per contribuire ad una rinnovata unità del Paese,
occorre fuoriuscire dai difetti devastanti del vecchio regionalismo sprecone, autoreferenziale, inefficace e inefficiente.
Occorre riconcepire e riorganizzare l’intero Mezzogiorno, tute e otto le Regioni, come MACROREGIONE UNITARIA,
fino a perseguire, sui tempi medi,
la costruzione, tramite apposita riforma costituzionale,
di uno STATO FEDERALE DEL MEZZOGIORNO,
all’interno di una Repubblica federalista alla tedesca,
secondo un paradigma federalista coesivo e cooperativo,
opposto al leghismo.
Secondo la proposta del prof Giorgio Ruffolo,
delineata nel recente volume “L’Italia paese troppo lungo”.
Le Autonomie speciali , tipo la Sicilia e la Sardegna,
in questo quadro strategico nuovo,
possono trovare le vie per la loro legittima tutela,
per la valorizzazione,
anche, per lo snellimento-
contro le bardature burocratiche e clientelari-
e la loro necessaria modernizzazione.
Per una rinascita della Autonomie del XXI secolo.
PROFILO ECONOMICO
Ricostruire, sul medio e lungo termine,
il massimo di economia produttiva del Sud.
Di autonomia economica e finanziaria.
Della strutturale inversione di tendenza nell’equilibrio tra entrate e spesa pubblica.
Puntando ad un mix di sviluppo tra
-agricoltura e agroindustria mediterranea;
-turismi di qualità e rinascimento culturale del Mediterraneo;
-manifatturiero leggero e di qualità;
-poli di high-tech;
-politica di cooperazione mediterranea concreta, innovativa, propulsiva.
Sono, a tal fine, indispensabili:
-10 anni di fiscalità di sviluppo;
-il riequilibrio della rete infrastrutturale materiale e immateriale;
-la guerra frontale contro tutte le mafie;
-la reintegrazione demografica della rete dei piccoli comuni, soprattutto di montagna, dell’intero Appennino siciliano e meridionale,
con una politica saggia, equilibrata e proattiva dell’immigrazione,
cioè il contrario della strumentale politica xenofoba del leghismo
e secondo buone pratiche , in via di sperimentazione in tanti piccoli comuni del Sud ( inizia a diventare giustamente notoria e apprezzata la straordinaria esperienza del comune calabrese di Riace).
PROFILO POLITICO
Il presupposto dei profili strategici e programmatici precedenti consiste
In una sorta di RINASCIMENTO POLITICO DEL SUD.
In un coraggioso concepimento – e promozione- di una moderna AUTONOMIA POLITICA DEL SUD.
Un’autonomia politica del Sud per l’Unità dell’Italia.
Uno dei veri antidoti contro il leghismo scissionista.
Stiamo parlando do PARTITI NAZIONALI.
Alcuni, per storia, per caso per fortuna o per iattura con il baricentro prevalentemente nel NORD, e Centro-Nord.
Ma, Partiti nazionali.
Altri, con baricentro prevalentemente nel Sud , o nel Centro-Sud.
Ma , Partiti rigorosamente nazionali.
In questo quadro,
il neomeridionalismo, di cui stiamo parlando,
e per il quale ci stiamo battendo,
è RIGOSOSAMENTE, COSTUITUZIONALMENTE NAZIONALE.
La prima embrionale rete del PSUD vuole contribuire a questo grande progetto di rinascita nazionale.
Contro ogni leghismo e nordismo cialtrone.
Contro ogni sudismo accattone.
Beppe De Santis, 24 novembre 2011.
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