Lombardo non placa gli animi mercoledì l' incontro con Monti
CI PENSERÀ lui a portare la vertenza degli autotrasportatori siciliani a Roma. Di buon mattino, Raffaele Lombardo fa sapere di aver sentito il premier Monti e di aver fissato un appuntamento a Palazzo Chigi per la prossima settimana. «Credo che ci vedremo mercoledì», dice il governatore lanciando un messaggio ai leader di Forza d' Urto che dibattono su come - e fino a quando - portare avanti la protesta. «Con Monti - afferma Lombardo - abbiamo discusso di quanto sta accadendo in Sicilia. Ci vedremo per affrontare i nodi di una vertenza delicata e complessa. È la dimostrazione - aggiunge - di come nessuno abbia sottovalutato le ragioni di chi sta manifestando. Non condividiamo certo i metodi della protesta ma dopo il colloquio con Monti sono convinto che riusciremo a sbloccare positivamente la situazione». Lombardo, all' indomani del vertice con i prefetti e i capi del movimento che non ha sortito lo stop ai blocchi, gioca un' altra carta. Rassicura i protagonisti della rivolta e, allo stesso tempo, rimanda la soluzione del problema al governo nazionale: «Ho incontrato i manifestanti e alcuni di loro si sono mostrati delusi. Ma io non li ho presi in giro. Non ho il potere di abbassare il prezzo della benzina o le tariffe autostradali o quelle delle assicurazioni. Lo Statuto siciliano, dopo 50 anni di falsa autonomia e di politiche tutt' altro che autonomiste, purtroppo, è stato ridotto ad un pezzo di carta. Tutto quello che posso fare con i miei poteri e le mie competenze lo faccio». Al governatore non resta che assicurare interventi sulla Serit (riscossione dei tributi) e sulla Crias (credito agli artigiani) e sollecitare «una legge che dovrà inquadrare il settore del commercio e della grande distribuzione che taglia fuori i nostri produttori». Fra i manifestanti, ieri, si era diffusa anche la voce di un incontro con Monti degli stessi rappresentanti della protesta. Ma è un' informazione che non ha trovato conferma. È certo, al momento, solo la notizia delle prime misure a favore dell' autostrasporto varate dal governo nazionale: nella bozza all' esame del Consiglio dei ministri sono previste procedure che accorciano i tempi per il recupero delle accise per gli autotrasportatori. Le richieste di rimborso dovranno essere presentate «entro il mese successivo alla scadenza di ciascun trimestre solare», non più in unica soluzione annuale al 30 giugno. Al leader del' Aias, Giuseppe Richichi, non resta che alzare le spalle: «Tutto qui? Niente su abbattimento del costo traghetto o pedaggi autostradali? Capisco. Va bene, ne prendiamo atto». La protesta non si ferma. EMANUELE LAURIA
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