martedì 6 marzo 2012

beppe de santis su "GIU' AL SUD" di pino aprile messaggio 9

PRESIDENZA/SEGRETERIA  NAZIONALE
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Prot. 1952/2012/264-messaggio n.9
“GIU’ AL SUD” di Pino Aprile,un libro straordinario,una miniera di idee e suggestioni per la costruzione di un moderno meridionalismo
Il libro di Pino Aprile, “Giù al Sud. Perchè i terroni salveranno l’Italia” è un libro straordinario, un capolavoro, un super-libro.Tutti i meridionali e gli italiani, tutti i giovani, lo devono leggere e meditare.Chi l’acquista fa un affare.19,50 euro di prezzo sono niente rispetto al valore del libro.500 pagine eccezionali.
Ma, il punto è che UN libro ne contiene DIECI.
Comprartelo.Farete un affare.Paghi uno, prendi dieci.
Il libro contiene più libri, a matrioska.
Primo libro.
“Terroni bis”.Il libro è l’aggressiva continuazione, e lo sviluppo, di “Terroni”, dal successo fuor dal comune.
La riscossa dell’identità meridionale.La storia ri-disvelata della colonizzazione del Sud. Colonizzazione militare, politica, economica, mentale.La distruzione del paradigma della MINORITA’ mentale e culturale meridionale.Pino procede a raggiera, a cerchi concentrici, con veri colpi da fuoco d’artifico, nel distruggere i pregiudizi razzisti antimeridionali.Si veda-ad esempio- il capitolo 38 sul terremoto di Messina del 1908 e il successivo terremoto governativo sabaudo abbattutosi sulla città martirizzata.
Secondo libro.
Diario di bordo di un grande polemista.
Pino narra due anni di polemiche furiose innescate dalla pubblicazione di “Terroni”.E rintuzza tutte le aggressioni, una per una.Puntuale, pungente, ironico, scintillante in alcuni tratti. Esilarante e feroce è il capitolo 12 contro il presuntuoso e sballato libello del sociologo torinese Luca Ricolfi, il presunto “Saccheggio del Nord”, nel quale il mirabile scienziato dimostra che la disoccupazione avvantaggia i meridionali, perché il, TEMPO LIBERO E’ RICCHEZZA quantizzata e quantizzabile. Cose da manicomio. Che dire dell’azzardato volume “Terrorismo”, di Marco Demarco, saccente direttore del “Corriere del Mezzogiorno”? Un tentativo della corazzata del “corriere della sera” di affondare l’umile barchetta di Pino Aprile, risoltosi- per Demarco -in un fallimento e in un boomerang. Demarco ha venduto -del librone pseudo -crociano- soltanto qualche centinaia di copie.In questo brillante quadro polemico, Pino fa a pezzi tutti gli equivoci su veri o presunti borbonismi e antiborbonismi, a proposito di “Terroni” e degli stessi movimenti neomeridionalisti. Spiega Pino che lo stesso “ Terroni” è stato scritto non per fare ulteriormente a pezzi l’Italia, ma per rifondarne l’Unità, su fondamenti di verità e giustizia. Rimettendone al centro il grande cuore meridiano.
Terzo libro.
Diario di bordo del viaggiatore identitario.
 Il diario del viaggiatore della rinascente identità meridiana.
Centinaia di paesi, luoghi, personaggi,associazioni, circoli, memorie, suggestioni, miti, nel lunghissimo viaggio di presentazione di “Terroni” .nel Sud, nel centro-Nord, all’estero. Un caleidoscopio di spunti vitali. Pino risulta insieme un esploratore, un entomologo,un archeologo, un visionario lucido e concreto delle identità meridiane passate, presenti e future. Alla ricerca e alla individuazione anche del genius loci dei vari territori e comunità lunghe , che compongono il Sud.Le città e le regioni nelle quali prevale la creatività artistica, ad esempio Napoli;quelle  dalla vocazione analitica e polemica ( le Puglie);quelle dal carisma , dall’inventiva,e dal genio politico connaturati ( la Sicilia).
Quarto libro.
Il libro delle nuove generazioni meridionali.
 Che non sono più meridionali. Ma, globali. Globali-locali, se volete. Pino ne propone  almeno una diecina di esempi calzanti e affascinanti. Sono loro che salveranno il Sud e il Nord, salveranno l’Italia. E’ questo il vero centro del libro. La vera profezia narrata e comprovabile. Questa la tesi. Questa la sfida.
Quinto libro.
E’ il libro dei carismi del Sud.
Diversi e complementari.  Esemplifico con i capitali 19,38 e 52 , che riguardano più direttamente la Sicilia. La sua lunga storia autonomistica. La sua tensione storica a diventare nazione. La rivisitazione finalmente onesta e fiera del gigantesco  e complesso movimento rappresentato dal separatismo siciliano della fine degli anni 40 del novecento.Il valore strategico dello Statuto autonomistico, utile , in prospettiva a tutto il Sud , argomenta- con audacia e generosità- Pino Aprile. La Sicilia laboratorio storico di innovazione politica. Su questi capitoli tornerò presto.
Sesto libro.
E’ il libro della riforma costituzionale dell’Italia del XXI secolo.
Pino propone una grande riforma costituzionale dell’Italia. In particolare, nel già citato capitolo 19. In sintesi, si tratta di estendere, in modo unificante,la potenza costituzionale contenuta nello Statuto Speciale Siciliano. Per questa via, Pino giunge alle stesse straordinarie conclusioni di Giorgio Ruffolo, contenute nel libro ,”Un Paese troppo lungo”:unificare  costituzionalmente le 8 Regioni del Sud, superare i difetti del regionalismo autoreferenziale e sprecone,istituire un vero Parlamento del Sud, all’interno di una  rifondata Repubblica federale d’Italia, unita, coesa, solidale. E’ questa la parte geniale del libro di Pino. Vi torneremo più volte nelle prossime settimane.
Settimo libro.
Un manuale di AUTODIFESA del Sud e dei meridionali diffusi. Vi sono regole  e suggestioni di attacco e difesa , per tutti i gusti.
Potrei continuare, ad enucleare il libro ottavo, nono, decimo..Mi fermo qui.Abbiamo recentemente dibattuto del libro di Pino, con QUESTA IMPOSTAZIONE ALTA E STRATEGICA- rifuggendo ogni cretinismo sudista, molto di moda, peraltro- nel meraviglioso Salone della Capriate di Palazzo Steri, sede del rettorato, a Palermo, il 2 marzo 2012.Potete scorrere i relativi video nel blog http://meridionalistiitaliani.blogspot.com/ .
Faremo una campagna, con questa impostazione, in ogni angolo d’Italia. Sono già in calendario una cinquantina di riunioni.
Buona lettura e buona meditazione.Grazie Pino.
Beppe De Santis, Segretario nazionale dei “Meridionalisti Italiani”,6 marzo 2012.









                                               

















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