
Beppe De Santis sulla lettera di Giuliano Amato, Romano Prodi e altri per la costruzione dell’Unione Europea politica-Messaggio n. 14 del 10 3 2012
Cari amici, leggete attentamente la lettera , rivolta ai capi di governo della Germania e dell’Italia e all’intera leadership europea,pubblicata dal “Corriere della Sera” del 10 marzo 2012.
La lettera è di autori autorevoli:ex premier ( Amato, Prodi), ex presidenti della Commissione Europea ( Prodi),intellettuali e giornalisti di fama internazionale,euro-parlamentari famosi e brillanti euro-burocrati.
La lettera dice, in sostanza , tre cose:
1-L’operazione di risanamento e salvataggio finanziario- economico in corso in Europa, fino al cosiddetto FISCAL COMPACT, è positiva, ma NON BASTA;
2-Tale operazione va approvata tempestivamente e in pompa magna;
3-Tutto questo non basta. Bisogna FARE L’EUROPA POLITICA: “Unione politica con un governo federale”, Dichiarazione di INTERDIPENDENZA dell’Unione Europea,approvare un nuovo Trattato dopo quello insufficiente di Lisbona,promozione di una CONVENZIONE COSTITUENTE dell’Europa:l’intera opera è da svolgersi tra le elezioni europee del 2014 e la fase immediatamente successiva.
Insomma, a mio umile parere,le classi dirigenti europee e italiane sono con la canna di gas in gola.
Stritolati dentro una contraddizione devastante.
Da una parte,sostengono la politica di DOMINIO DELLA FINANZA GLOBALE SPECULATIVA sul mondo.
Dall’altra parte, si rendono conto che così non si può andare avanti.
Allora , intuiscono che bisognerebbe costruire gli STATI UNITI DI EUROPA, con il ripristino delle tre sovranità statale, democratica e monetaria.
Ma, alla fine, non sono in grado di formulare con forza, precisione e coraggio l’obiettivo, pur oscuramente percepito.
Soprattutto, non sono in grado di realizzarlo quell’obiettivo.
Restano gli auspici confusi e le lettere dei desideri.
E’ il tempo del nostro progetto e della nostra iniziativa.
Il progetto economico dibattuto nel summit di Rimini dell’MMT.
Il progetto politico dei “Meridionalisti Italiani”, approvato al congresso di fondazione di Rimini del 27 febbraio 2012, sintetizzato nei precedenti 12 messaggi pubblicati nel blog
Procediamo al ripristino della sovranità dello Stato italiano, al ripristino della sovranità popolare democratica, al ripristino della nostra sovranità monetaria.
Al ritorno, per autodifesa, alla valuta nazionale.
Corriere della sera 10 marzo 2012, pag. 60
Un’iniziativa di Italia e Germania per un sì veloce all’accordo europeo
Un nuovo passo in direzione della governance economica europea è stato compiuto con la firma del cosiddetto fiscal compact con un rafforzamento di ciò che era stato fatto negli scorsi mesi dalle istituzioni europee con il Six Pack e il Patto Euro Plus. La decisione finale è ora nelle mani dei parlamenti nazionali non solo per la ratifica del nuovo Trattato, ma anche per rispettare il dovere della cooperazione leale nel raggiungimento dell’obiettivo della stabilità finanziaria nel quadro e in conformità al primato del diritto dell’Unione.
Ma ciò non è certamente sufficiente.
Politiche per la crescita sostenibile dovranno essere adottate per accompagnare l’austerità e la disciplina di bilancio. In questo quadro, dovranno essere rimosse le restrizioni e gli ostacoli per la libera circolazione e la concorrenza,rinunciando alla tentazione di forme di autodifesa protezionista. La lista di queste restrizioni e di questi ostacoli è molto ben conosciuta .Per rimuoverla la Commissione ha presentato da tempo proposte legislative specifiche che giacciono davanti al Consiglio e al Parlamento europeo. Al fine di superare la crisi di fiducia e per offrire ai cittadini dell’Unione una nuova prospettiva europea creando uno spazio pubblico di democrazia e di solidarietà fondato sul principio federale dell’interdipendenza, noi proponiamo;
-Che i Parlamenti tedesco e italiano adottino una corsia preferenziale per ratificare nello stesso giorno e prima del Consiglio europeo del 28-29 giugno il cosiddetto fiscal compact, accompagnando la legge di ratifica con l’approvazione di una comune dichiarazione politica per un nuovo passo in avanti verso una forte Unione politica con un governo federale, ispirandosi ad Alcide De Gasperi,Altiero Spinelli,Konrad Adenauer e Walter Hallstein e proponendo un metodo e un’agenda per realizzarla.
-Che un’avanguardia di Paesi membri dell’Unione europea sottoponga al prossimo Consiglio europeo una Dichiarazione di interdipendenza dell’Unione europea aprendo la strada ad un ampio dibattito sul futuro dell’Europa in vista della riforma del Trattato di Lisbona.
Quattro anni dopo la sua firma , le debolezze del Trattato di Lisbona –chiaramente inadeguato per far fronte alla inaspettata crisi internazionale- sono evidenti così come lo sono i costi della non-Europa.
L’ampio dibattito deve in primo luogo chiarire la capacità di agire dell’Unione in settori come lo sviluppo sostenibile,la politica energetica,l’immigrazione, la dimensione sociale con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile e alla lotta alla povertà,la politica industriale,la cooperazione giudiziaria in campo penale,la politica estera e di sicurezza. In secondo luogo,l’eventuale trasferimento di competenze dagli Stati membri dell’Unione dovrebbe essere sostenuto dal trasferimento contemporaneo di risorse finanziarie e di spese ad un bilancio federale. In terzo e ultimo luogo,si dovranno fare scelte di natura costituzionale per garantire un processo di decisione politica, economica e fiscale allo stesso livello rafforzando la democrazia europea e l’efficacia del sistema istituzionale dell’Unione.
Noi proponiamo:
-che i capi di Stato e di Governo dell’Unione europea partecipino alla seduta plenaria del Parlamento europeo del 10 settembre 2012 celebrando il sessantesimo anniversario della prima Assemblea europea e chiedendo al Parlamento europeo di elaborare un rapporto sulla riforma del Trattato di Lisbona approvandolo in tempo utile prima delle elezioni europee del 2014.
-Che , sulla base di questo rapporto dei risultati dei dibattiti nei Paesi membri, una Convenzione costituente sia convocato dopo le elezioni europee ma prima della fine del 2014.
-Che la componente parlamentare della Convenzione costituente sia formata seguendo la stessa distribuzione dei seggi nel Parlamento europeo e che la decisione finale all’interno di questa componente sia presa a maggioranza qualificata.
-Che una clausola di integrazione differenziata sia scritta nel nuovo Trattato dando tempo sufficiente ai Paesi recalcitranti o di unirsi ai Paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall’Unione usando il diritto previsto dall’articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Fra poco più di due anni, mezzo miliardo di cittadine e di cittadini andranno a votare per rinnovare il Parlamento europeo .Restituiamo loro il sogno di una società europea solidale, giusta e democratica.
Appello firmato da
Giuliano Amato,Ulrich Beck,Emma Bonino, Elmar Brok,Rocco Cangelosi, Daniel Cohn-Bendit, Pier Virgilio Dastoli,Henrik Enderlein,Enrico Fava, Monica Frassoni, Franco Frattini,Thomas Jansen,Karl Lamers,Jo Leinen, Giacomo Marramao, Luisa Passerini,Ingolf Pernice, Hans-Gert Poettering,Romano prodi,Alberto Quadrio Curzio,Guido Rossi,Wilhelm Heinrich Schonfelder, Barbara Spinelli, Dieter Spori, Rainer Wieland.
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